La permacultura esiste perché esiste la natura. La natura presuppone l'esistenza di due parti con interessi contrapposti: il cavolo e la capra, l'ecosistema naturale e la cittá. Alcune ecosofie vorrebbero cancellare o ignorare questa opposizione fondamentale.
Per contribuire a una interpretazione più approfondita della permacultura, è stato aperto questo sito, ispirato all'ignoto pensiero di Paperinik: «è interessante notare come una vera e felice autosufficienza di molti ecovillaggi in rete, vista dalla cittá somigli più a una disgrazia per la città e per l'economia tutta». Una verità scioccante ma dalle conseguenze numerose e visibili a tutti...

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Facebook censura liberaleuropa.it

di A. Francesco Papa

Hai già provato a condividere su facebook il sito https://liberaleuropa.it per poter indire il referendum consultivo sulla permanenza nella UE?
Appena lo fate facebook vi blocca con un messaggio ad hoc: provare per credere, non lo sai che vivi in un regime?

censura facebook liberaleuropa.it


Guardando il sito, vedrete che è estremamente semplice, contiene solo il promo e la modulistica per indizione del referendum, patrocinata da Sgarbi.

Urge legge ad hoc per impedire ad aziende private di aggirare i diritti per la libertá d'espressione garantiti dalle Costituzioni nazionali. E' perció questa una delle nuove guerre che nel secolo che viene i popoli sono chiamati a combattere... e a vincere!
I popoli europei hanno vinto sempre gli abusi, in effetti, seppur dopo vari decenni di patimenti.

Ma ecco, persino tra i perseguitati si levano inni di lode al persecutore.

facebook censura liberaleuropa.it inquisizione

"Comunque continua ad esistere la
pagina Facebook di liberaleuropa.it,
non la chiamerei censura!"

by Mario

Mario, se non condividi o non puoi condividere i contenuti del tuo sito... che te ne fai di una bacheca aperta su facebook, esattamente? E' e resterà una BANDIERA MORTA, giacchè quella bacheca potrà promuovere solo i contenuti di ALTRI siti!
Non presumere poi troppo audacemente magnifiche sorti e progressive. Facebook non ha potuto chiudere la pagina di liberaleuropa.it perchè chiudendo quella di CASAPOUND, il tribunale gli ha imposto di riaprirla! Il tribunale non ha potuto però impedirgli di utilizzare bavagli tecnici diversi, essendo il tribunale appunto un tribunale e non un'azienda di periti informatici.

Urge legge ad hoc per impedire ad aziende private di aggirare i diritti per la libertá d'espressione garantiti dalle Costituzioni nazionali.

Facebook ha punito liberaleuropa.it, ma per cosa esattamente?
Il sito, in fondo, presenta una modulistica, non già un vero contenuto, quindi in effetti censurando la modulistica si dice: "parlate pure e pensate, ma non agite". Ammesso che compilare un modulo sia azione, ma certo sempre meglio di un astensionismo integrale!
Il medesimo modulo è accessibile in tutti i Comuni, ma un sito è più veloce. Facebook ha tagliato le gambe "social" al sito, ma se fosse stato un modulo per prenotare torte... pensate avrebbe censurato una torta fatta male?

"Non tutto ciò che viene pubblicato
ha il diritto di rimanere"

by Mario

Un modulo di richiesta referendaria non ha diritto costituzionale? E' merda razzista? "Hate speech"? Campagna di odioh verso l'immacolata Eurocrazia? Pedofilia? Ci vuole un tribunale od una laurea ed una task force per capire che si tratta solo di un referendum consultivo sulla permanenza nella UE?
Chi sei tu per decidere quale promo referendario abbia diritto di circolazione?
Se i contenuti che galoppano sul web tu riccone proprietario della piattaforma li censuri, e quelli che restano lettera morta li lasci esistere in pace, sei un buon dirigente? Ma il tempo dell'ASSOLUTISMO ILLUMINATO non era stato espulso dalla storia? Come mai adesso è tornato dalla finestra, col volto dei "legittimi" proprietari di piattaforme web, brevetti, diritti di copyright e tecnologie se non più di vera e propria terra, feudi, isole e continenti?

"Facebook è una piattaforma privata
e usandola aderiamo alle sue leggi.
Se non vi piacciono fate ricorso."

by Mario

Anche nelle aziende private vigono leggi sociali.
In realtà, non perchè l'impianto industriale inglese fosse privato il proprietario aveva diritto di mettere i bambini ad estrarre carbone nelle miniere. Tal "diritto di sfruttamento" della manodopera fu ammesso per lungo tempo dalla legge regia, ma non trovava giustificazione naturale in nulla, neppure nel fatto che "dava soldi" e "dava lavoro" alle famiglie che avevano "l'affitto da pagare".
E... non serve essere bambini per avere una sensibilità con pieno diritto di NON essere offesa!
Questa celebrazione acritica dell'uomo-dio/imprenditore privato non va assolutamente bene.
Essa trova conniventi nel popolo perchè, in fondo, anche il popoletto vorrebbe assurgere allo status di DIVINITA' all'interno di una grande industria ottocentesca, e quindi difende il libero diritto a un sbranamento libero reciproco, pensando fiduciosamente di poter un giorno vincere la lotteria e diventare anche lui predatore libero in liberi pollai.
Ma questo non avverrà, a causa di una legge di trazione macroeconomica organica al sistema capitalistico, per la quale "il denaro andrà dove c'è altro denaro". Quindi chi ne ha di più ne avrà di più, chi ne ha tanto di più ne avrà tanto di più, finchè infine non ne resterà più nulla ai piccoli-medi pesci.
La massa che tanto spera nella "libera circolazione del Capitale", a parte occasionali comete non ne troverà nessuna per sè, sicchè resterà povera, per lo più. Povera e sola con il suo antico negletto manganello in mano: la legge, il parlamento, la politica.

Urge legge ad hoc per impedire ad aziende private di aggirare i diritti per la libertá d'espressione garantiti dalle Costituzioni nazionali.

Esiste ancora un sentimento naturale diffuso nonchè una carta giuridica, la Costituzione, che conferisce Sovranità al Popolo e solo al Popolo, non ad altri enti, monarchi od organizzazioni terze.
Certamente i Popoli vi faranno ricorso, ma è incredibile come certe capre non cessino mai di operare, sfruttando ogni occasione per tornare alla ribalta e fare perdere prezioso tempo al resto dell'umanità ingolfandola in lotte di diritto di per sè eticamente evidenti, semplici, ovvie ma purtroppo anche burocraticamente lente.
Che spreco di energia.
Certi grandi proprietari ​​​​​​sono oggi a tutti gli effetti la zavorra dell'umanità!
Non sono "dèi" in sè, anche se godono di affermato prestigio sociale e, data la tranquillità della loro casa, avrebbero potuto esserlo! Umanamente valgono in proporzione inversa al peso del loro conto in banca e dei salotti che frequentano!

La democrazia vincerà anche questa volta anche su questa nuova specie di caproni informatici. L'umanità gode infatti della proprietà di lambire come una piovra e convertire a sè tutto il potere che l'ha sfidata. Ha sempre fatto questo in questi duemila anni di storia e continuerà a farlo!
Sicuro, ci vorrà tempo, il conto alla rovescia è già iniziato!
E' triste solo vedere quanto attivo sia e quanto seguito ancora susciti tra il popolo istruito dei tempi moderni, il vetusto bestiario delle umane deficienze di cui vecchi personaggi e giovani ereditieri si ostinano, per qualche motivo, a farsi alfieri.