La permacultura esiste perché esiste la natura. La natura presuppone l'esistenza di due parti con interessi contrapposti: il cavolo e la capra, l'ecosistema naturale e la cittá. Alcune ecosofie vorrebbero cancellare o ignorare questa opposizione fondamentale.
Per contribuire a una interpretazione più approfondita della permacultura, è stato aperto questo sito, ispirato all'ignoto pensiero di Paperinik: «è interessante notare come una vera e felice autosufficienza di molti ecovillaggi in rete, vista dalla cittá somigli più a una disgrazia per la città e per l'economia tutta». Una verità scioccante ma dalle conseguenze numerose e visibili a tutti...

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Esposto contro il 5G: FALLO ORA!

di A. Francesco Papa

Dalla rete "Stop5G italia".

Quando non ci sono DATI SCIENTIFICI CERTI sugli effetti del 5G sull'organismo umano (mancano adeguati anni di SPERIMENTAZIONE... prima fateli e poi applicate sugli umani, che non sono CAVIE!), consentire LIBERTÀ DI SCELTA ai comuni (ai sindaci) circa la installazione delle antenne, è una minima NORMA DI DEMOCRAZIA E DI PRUDENZA SCIENTIFICA.

QUESTO È IL MOMENTO DI AGIRE.
CHIAMATA A RACCOLTA DEI CITTADINI
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Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti voi per segnalare in procura ed all' ANAC delle condotte non appropriate che si sono sovrapposte in questo periodo,
PRIMA CHE IL TUTTO DIVENTI IRREVERSIBILE.
Di seguito i punti salienti:
A) il governo Italiano, a seguito dell' emergenza Coronavirus ha deciso di nominare una commissione/task force per la ripartenza con a capo l'ex A.D. di Vodafone Vittorio Colao attualmente nel CDA di Verizon (colosso del 5G)
B) di tutta risposta il commissario speciale alla ripartenza ha proposto alcune misure al nostro governo per garantire e velocizzare lo sviluppo della infrastruttura 5G ed alcune delle misure proposte sono rispettivamente
1) alzare i limiti di legge da 6V/m a 61V/m che equivale ad un incremento di 103 volte il campo Elettromagnetico in Italia;
2) prevedere l'inopponibilità dei comuni all' infrastruttura 5G
C) la commissione Europea decide impegnare i governi europei a velocizzare l' infrastruttura 5G e nel far questo si chiede l'abolizione delle autorizzazioni per gli apparati 5G
D) il governo italiano decide di SEMPLIFICARE e nel far questo recepisce gli inviti dell' industria e crea una bozza di decreto (detto "semplificazioni" in cui si decide di limitare le possibilità che i comuni hanno in termini autorizzativi e localizzativi degli impianti sul loro territorio.

QUESTA PICCOLA PREMESSA per ricordare come nel 2002 si tentò di fare proprio questo. L'allora GOVERNO BERLUSCONI
FECE IN PASSATO UN DECRETO LEGGE PER SEMPLIFICARE LE INSTALLAZIONI DI TLC E LA CONSULTA LO BOCCIO' NEL 2003 PERCHÉ INCOSTITUZIONALE!

Ciò che riporta V.Colao nel SUO RAPPORTO al governo al paragrafo 27 è la seguente FRASE:
“Sviluppo Reti 5G. Adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio, per accelerare lo sviluppo delle reti 5G. Escludere opponibilità locale se protocolli nazionali sono rispettati.”
Orbene quanto affermato in tale paragrafo “27” del Rapporto è contrario al vero e, nella parte finale, costituisce una proposta apparentemente eversiva in quanto propone al Governo una iniziativa incostituzionale: quella di limitare la potestà comunale in materia che attiene al potere regolamentare dei Comuni, come stabilito dall’art. 117, comma 6, ultima parte.
Il Governo già in passato tentò questa strada con l'adozione del d.lgs. 198/2002, che all'art.4, comma 2, prevedeva che il Comune dovesse concedere l'autorizzazione alla installazione di nuove antenne o modifica di antenne in esercizio “in deroga ad ogni strumento urbanistico”. La Corte Costituzionale, con Sentenza n. 303/2003, dichiarò incostituzionale l’intero decreto legislativo ritenendo assorbente il profilo di incostituzionalità dell’art. 4 comma 2.
Poiché è legittimo ritenere che i componenti del suddetto Comitato e il suo Presidente siano persone a conoscenza della materia di cui trattano, si può ritenere che gli stessi abbiano, con la formulazione di detta proposta, tentato di condizionare il Presidente del Consiglio e il Governo, in modo da ottenere nuovamente una norma in favore delle esigenze autorizzative delle compagnie telefoniche che si sono aggiudicate le frequenze del 5G, che comprima i diritti dei Comuni e la loro rappresentanza democratica della richiesta di tutela della salute, dell'ambiente, dei beni paesistici dei loro cittadini e residenti, ancorché incostituzionale, come da giurisprudenza consolidata.
Le richieste dell'UE inoltre cozzano inesorabilmente con la costituzione italiana e gli stessi poteri comunali, che verrebbero limitati in deroga agli strumenti urbanistici del cui rispetto ed attuazione i comuni stessi sono assolutamente responsabili.

E' STATO CREATO DA DIFFERENTI ENTITA' ASSOCIAZIONI E COMITATI UN ESPOSTO UNITARIO DA INVIARE IN OGNI PROCURA ITALIANA.
PERTANTO, risulta FONDAMENTALE che ogni cittadino che comprenda la gravità di queste azioni messe in atto da chi dovrebbe tutelare la salute dei cittadini ed i beni comuni, si unisca al nostro esposto/denuncia inviando la stessa copia sottoscritta alla propria Procura di riferimento ed anche all' A.N.A.C. (Agenzia Nazionale Anti Corruzione). Contattateci e ve lo invieremo subito.
Qualsiasi decreto legge che decida di limitare i poteri comunali dovrebbe preventivamente passare per una modifica sostanziale della nostra costituzione e, di conseguenza, aggiungere queste disposizioni in un dpcm eludendo una riforma costituzionale, di fatto renderebbe nulla ogni altra disposizione (magari utile alla nazione) presente nel decreto semplificazioni di cui sopra, annullando tutto il dispositivo, come avvenuto nel 2003.
DI NUOVO:
INVITIAMO TUTTI gli interessati a contattarci in privato, e non esiteremo ad inviare il testo dell'esposto una volta sottoscritto.
La DEADLINE per sottoscrivere l'esposto è fissata in MERCOLEDÌ 8 LUGLIO 2020 prima che il decreto arrivi in aula per l'approvazione con la fiducia (come fatto sempre in questi casi!).
INOLTRE
INVITIAMO DEPUTATI, SENATORI, CONSIGLIERI COMUNALI/REGIONALI (ed ogni altro POLITICO COSCIENZIOSO) A FARSI SENTIRE IN TUTTE LE SEDI POSSIBILI CONTRO QUESTO SCEMPIO ANTI-DEMOCRATICO.
QUESTO È IL MOMENTO DELL'UNITÀ'.
FACCIAMOCI SENTIRE TUTTI COME UNA UNICA GRANDE VOCE.
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