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► Raccolta-fondi per l'acquisto di un essiccatore domestico da assegnare il 30 gennaio 2024 tramite VOTAZIONE ONLINE ad una delle seguenti ► COMUNITA' ECOLOGICHE
di A. Francesco Papa
Se la Democrazia è un cerchio perfetto, possiamo immaginare la Sociocrazia come l'insieme di quei punti equidistanti che uniti circoscirvono la rotonda area della democrazia, de-terminandola.
Per essere democratici, basta dunque avere terra ed istituzioni non colonizzate da nessuna azienda, banca, industria, spa e così via1: "libere" e “controllate”; ma per essere sociocratici, serve di più, molto di più: fermati per tempo dopo aver detto la propria, trova un compromesso tra schiettezza e convenienza, ma non usare mai nessun artificio, neppure ammesso dalla legge, per convincere e vincere la massa! L’unanimità di un gruppo coeso, è conquista più celeste che terrestre.
Acquisito questo concetto, applichiamolo al punto d'origine di una spirale di mutuo-aiuti: l'invito.
L'invito può essere orale o scritto.
Quello scritto, ai tempi d'oggi, non significa "cartaceo" ma "virtuale", e "virtuale" allude a due strumenti: il server di posta elettronica oppure il social network.
La email, meglio se nella forma di MAILING-LIST, consente ai membri di comunicare gratuitamente tra loro, da ogni parte del mondo e nel momento loro più comodo, tuttavia con tale metodica la cerchia si chiude a se stesssa: ciò che si avvia online non è un dibattito realmente aperto, poichè si accede "ad invito". Si crea dunque una piccola elite, peraltro fastidiosa in quanto "spamma" la tua un tempo serenissima cassetta di posta eletronica con ogni schiribizzo serio o faceto proveniente dalla "rete". A volte, anche promo pubblicitari!
Il social network ha possibilità più felici. Non per nulla ha convinto persino gli anziani!
Il social network per eccellenza è facebook, ma anche g+ e alcuni altri, dove OGNUNO HA LA POSSIBILITA' DI CREARE UN "EVENTO" o "invito" di incontro fisico.
Intrecciare fili a casaccio non produce niente! |
Allora bisogna chiarire una volta per tutte lo "schema" di una primigenia, robusta rete di permacultura sociale... virtuale.
Bisogna stendere una sorta di... PROGRAMMA.
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L'intenzione, in permacultura ORGANICA, è quella di dotare, accompagnare e "proteggere" ogni Zona Rurale Riattivata (da Nuovi Abitanti) con un affiatato Gruppo di Gestione Territoriale Locale, come l'entourage di spiriti vari che accompagna ogni uomo fin dalla sua nascita.
Gratuito. Dai movimenti ampi e liberi, generosi ed "organici", nel senso di "non-vincolati al ritorno di denaro per far giungere a maturazione il frutto” e produrre “profitto".2
Mi spiace, al momento nessuna buona comunità ecologica ha richiesto uno spazio promozionale qui.
Così possiamo immaginare:
- 1 Gruppo Regionale (o "intercittadino").
- 1 Gruppo Cittadino (o "comunale").
- Molti gruppi locali (o "intracittadini" e "intracomunali").
Infatti, posto che un gruppo - per dirsi "G.M.A" e non "stormo" di uccelli di passaggio - si ricongiunge almeno 1 volta al mese su vera terra, ogni mese dell'anno, vedremo che solo coi mutuo-aiuti REGIONALI non si va avanti; disperdono molte energie (anche di benzina) e non sono del tutto utili ai permacultori delle singole città, in quanto se le cittadelle della propria regione sono 10, ogni permacultore della rete vedrà il G.M.A Regionale riunirsi nella propria terra solo 1 volta l'anno.
E' sufficiente?
Non proprio e non sempre3.
Se poi in ogni città esistono almeno 2 permacultori che chiedono mutuo-aiuto, ognuno di essi potrà vedere il G.M.A Regionale riunirsi nella propria terra soltanto 1 volta ogni 20 mesi, cioè ogni 2 anni circa.4
Ci siamo?
Da qui la consapevolezza per ogni mutuoaiutante onesto con se stesso, di dover sostenere in qualche modo una funzione tridentina:
1 Gruppo Regionale (o "intercittadino"). Serve a discutere la complessità della rete di permacultura regionale e a presentare o ripresentare in una sede in un certo senso "pubblica", i progressi delle comunità locali.
1 Gruppo Cittadino (o comunale). Serve a discutere la complessità della rete cittadina e a fare qualcosa di molto concreto presso le più salienti o più bisognose tra le realtà permaculturali cittadine.
Molti gruppi locali (o "intracittadini" e "intracomunali"). Servono a operare presto e spesso nelle realtà locali, molto locali, quasi “di quartiere”, con una propria simpatetica comunità collaudata nel tempo.
Questo impegno PERSONALE, PRATICO, SISTEMATICO e COORDINATO - simile a baratto e non vendita di lavoro, competenza, presenza – lo abbiamo chiamato "gma", ma solo un gma del terzo tipo allude ad incontri ravvicinati, ravvicinatissimi coi membri della NOSTRA rete; gli altri due sono più che altro "assemblee" e fungono da "incoraggiamento" o goliardico momento di "commemorazione" ...di cosa? Della esistenza di un gruppo di relazioni locali diverso e più ampio di quello della propria pur numerosa e bellissima famiglia genetica!
Con ciò, abbiamo conservato da una parte l'integrità operativa dellla permacultura sociale, e dall'altra quella progettuale nonchè quella puramente emotiva e spirituale, dando alle 3 vocazioni della permacultura, tre distinti contenitori, temporalmente separati, in cui potersi esprimere ciascuna appieno.
Comune denominatore di tutti non è una meta verbosa ed astratta da conquistare, bensì, sempre – sebbene in misure diverse - qualcosa di pratico da conseguire come Lavoro Comune che praticamente serve a estrarre il vitto dalla terra, idee dalle persone, e soldi dagli esterni (e non dai membri interni alla rete5!).
by Le sintesi di Giada
1. Compravendita di Saperi Bio & CORSI di tutti i generi (come al Super Mercato);
2. Visite all'ecovillaggio con ticket di ingresso a 15 euro (come a un museo);
3. Baratti umorali e scoordinati. Beni, servizi e persino cerchi sciamanici in "Economia del Dono" (il dono deve essere pagato alla tariffa pre-stabilita dal "donatore");
4. Proprietà PRIVATA sempre e comunque, e sempre e comunque ricerca di forza lavoro gratuita a tempo indeterminato. "Nuovo Mondo" come feudalesimo rinnovato col wwofing e il biologico.
5. Spiritualità fondata su "Le Vibrazioni" e il "Mantenere Alta l'Energia" che in chat solitamente sfocia in conversazioni catatoniche (noiose) ovvero in palpabile assenza di pensieri critici e luci razionali. Come su facebook, anche qui il diverso & controverso viene bandito da presunti "Maestri di Vita" chiamati anche "Facilitatori".
6. L'illuminata Estasi del Budda sotto il fico aborrisce i "GIUDIZI" anche sensati, anzi più intelligenti e ben argomentati sono, tanto più turbano "La Pace", più il facilitatore è chiamato a "proteggere la community" bannando il diverso & controverso e facilitandosi, così, le giornate.
7. Visione politica nulla e/o violentemente rigettatta. La democrazia è cosa buona e giusta, ma non deve essere imposta per legge e tantomeno tramite statuto associativo interno. Gli ecovillaggi (e soprattutto i loro proprietari di terra) devono restare "liberi" (dalle norme e dalle critiche).
EGOVILLAGGI
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1 Poichè però la storia ci ha testimoniato come sia difficile e forse addirittura impossibile allontanare dal politico "l'aristocrazia" (ovvero gli ereditieri del potere economico da più lungo tempo consolidato), è forse bene prevedere all'interno delle strutture di governo, dei seggi o uffici che spettino di diritto, e chiaramente, alle famiglie più ricche del paese e del mondo!
«Dopo un tot di reddito e di generazioni a reddito superiore alla soglia tot, ecco, una loggia di potere è lì pronta, già istituita perchè voi e solo voi la occupiate!».
Infatti, voler cancellare tali famiglie (l'1% della popolazione) dal palconscenico regale - quello che si occupa della cosa statuale – e volerle sottoporre alle farraginose procedure di ascesa e ai sobri criteri di merito validi per tutti gli altri - come se anch'essi fossero parte della "plebe"! - non ha portato frutto! Ma anzi ha scatenato il loro risentimento pressando enormi flussi di capitale all'interno della sensibile trama della Legge, dove, serpeggiando, ha generato quadri giuridici quantomeno ambigui, tra il serio e il ridicolo, grotteschi, deformi.
Il vantaggio di una legalizzazione formale, immediata, quasi autistica di tale ingerenza naturale (acquisito il capitale, è solo questione di tempo perchè qualcuno della ricca famiglia di possidenti non aspiri ad una comoda poltrona in Comune!), è che, almeno, così facendo il Pubblico saprà benissimo a chi imputare certe responsabilità di governo, quando, a tutt'oggi, se qualcosa non funziona se la prende sempre e soltanto con lo Stato! Eh no, anche lo Stato ha il suo lato B, rotondo e gagliardo come il lato A! Esso nel terzo millennio può e deve venire orgogliosamente alla luce!
2 Possono, tuttavia, vincolarsi a ritorni di altra natura (ad es. scambio di tempo, competenza, assistenza, prodotti), come raccomandato dal 2° principio di detta permacultura: «Se ricevi qualcosa, devi dare qualcosa. Ma non è affatto necessario che questa cosa sia denaro! Può essere tempo, competenza, assistenza, prodotti».
3 Ciò può nondimeno bastare a dare una importante accelerazione iniziale ad un nucleo che ha appena esodato dalla città alla campagna.
4 ...Supponendo si intenda dare a ciuascun nucleo della rete uguale tempo e cure provvedendo alle necessità di tutte le "piante", senza fare figli e figliastri!
5 Data la rarefazione congenita dell'euro (risorsa dall'origine sempre alloctona e mai intracomunitaria), solo in casi eccezzionali un gma redistribuisce euro a se stesso. Normalmente, un gma non esiste per autonosostenersi economicamente con una Cassa Comune o donazioni reciproche o ticket d'entrata ai propri eventi, ma per catturare ed organizzare meglio i beni organici in possesso della rete locale: terra, persone, talenti. Eventualmente anche case e magazzini.
Quest'ultimo è già di per sè un lavoro molto impegnativo, e non serve aggraverlo di ulteriori pesi o ulteriori incognite come l'esistenza o non-esistenza di soldi comuni disponibili in riserva. Peraltro, dove entra il soldo, in genere, i rapporti umani rallentano e suppurano più facilmente.
Solo in un terzo ed ultimo momento un gma può lavorare per organizzare "battute di caccia" della preziosa risorsa monetaria, ma se "cacciagione" e "zona di caccia" coincidono con il "branco" stesso - promuovendo corsi, prodotti e consulenze a pagamento al gma stesso (!) - si è travisata la fisiologia del gruppo di mutuo-aiuto, che da G.M.A si è dissolto in G.A.S ("Gruppo di Acquisto Solidale").