PO Nota

Cosa si intende per Ospitalità "ORGANICA"?

di A. Francesco Papa

Per ospitalità "organica" s'intende una ospitalità presso case estranee garantita non a prezzo di soldi (come ai turisti), ma a prezzo di LAVORO/COINVOLGIMENTO dell'ospite nelle quotidiane attività di autosussistenza della comunità o della famiglia o del singolo che accoglie. Questo lavoro prestato gratuitamente in casa e/o nella terra altrui, deve essere inteso come VOLONTARIATO, e questo regime di volontariato non si definisce tale per il grado di amore nutrito in esso da ambo le parti, ma per la QUANTITA' DI ORE VERSATE. La legge è molto chiara in proposito: se versi più di 30 ore settimanali (4 h/die in media), non sei un VOLONTARIO ma un IMPIEGATO, e colui che ti sta facendo lavorare così tanto SENZA PAGARTI, può persino essere denunciato come datore di LAVORO IN NERO.
L'ospitalità organica è quindi un'ospitalità NON ALBERGHIERA, NON COMMERCIALE e NON IMPIEGATIZIA.
L'associazione W.W.O.O.F - che per prima ha concepito ed organizzato una forma "organica" di ospitalità a livello internazionale - recepisce nello statuto l'ordine legislativo italiano, tuttavia praticamente in molti casi vediamo che gli "hoster" (i padroni di casa), fanno lavorare i "wwoofer" (gli ospiti) tutti i giorni e per le ore che "servono" (a loro) "poichè altrimenti i frutti cadrebbero a terra".
Anche il lavoro di (molle) portierato in città deve essere retribuito!



Se si è accolti da un C.E.R.E.L, che è una regolare associazione dotata di uno statuto speciale, ogni ora di lavoro ed ogni settimana di permanenza viene registrata in un registro associativo locale e, se lo si desidera, anche in un registro online, pubblico.  
Come disciplinato dal cas-statuto, al termine di circa 2.920 ore di lavoro gratuito rese mediamente al ritmo di 4h/die, ovvero dopo circa 96 settimane (2 anni) di esplorazione attiva dei nuclei della rete da parte di un girovago, il girovago ha il diritto di scegliere 1 progetto tra tutti quelli visitati, ed il C.E.R.E.L da lui selezionato è tenuto a pronunciarsi immediatamente a favore o contro l'inclusione effettiva, pratica & giuridica, della nuova risorsa.
Se ammesso dalla comunità pre-esistente - secondo principio di affinità nonchè disponibilità locale (di stanze, di terra, di reddito) - dopo 2 anni di frequenza l'ospite si integrerà alla cas-associazione come "Socio ORDINARIO" e non più come "Socio PROVETTO". Allora la comunità locale promette solennemente di redigere per lui presso un vero e proprio notaio, regolare contratto di Usufrutto Gratuito Garantito a Vita su 1 camera + terra sociale presso gli edificati di cui consta l'associazione. Questo contratto U.G.A.V gli verrà consegnato dopo altri 2 anni di lavoro 4h/die e di conoscenza reciproca. La promessa di "fidanzamento" potrà essere infranta solo per GRAVI MOTIVI (definiti in statuto).

Si ritengono 4 anni di convivenza sufficienti per permettere ad estranei di conoscere abbastanza un estraneo, e scegliere di includerlo; ma tenere l'ex-girovago appeso in loco come gratuito lavoratore di fatica per ulteriori anni, senza alcun tipo di sicurezza patrimoniale circa la proprietà della terra che coltiva e della camera che ogni giorno abita, si ritiene immorale oltre che anti-permaculturale e gravemente offensivo della persona umana, che non è una nuvola nè un coyote della steppa.

Queste scadenze di tipo statutario (perciò burocratiche) in uso presso un "C.E.R.E.L", servono a disincentivare il protrarsi a tempo indeterminato di fenomeni di sfruttamento gratuito della manodopera, e per un sereno radicamento della stessa.
Se la terra è in affitto, nessun padrone di casa potrebbe dare all'ospite un pezzo di terra, neppure dopo molti anni di lavoro gratuito.
Ma se la terra è proprietaria, il padrone di casa ha diversa posizione e potere.

Una cas-associazione generalmente non è ricca, ma quello che ha deve darlo, e ciò che ha è la terra (e la cubatura di edificabilità), che per statuto deve gestire in maniera democratica ed assolutamente trasparente.
Se non ha surplus di terrà nè di edificabilità... potrebbe nondimeno proporre al richiedente di occupare le stanze in origine riservate solo e soltanto ai SOCI STRAORDINARI, ma queste, però, possono essere occupate solo transitoriamente, perchè in statuto non hanno lo scopo di ospitare i "Soci PROVETTI",  ma di ospitare decentemente soggetti meno impegnativi, amici di passaggio.
L'acquisito status di "Socio Ordinario" e dopo altri 2 anni di "Socio Ordinario Effettivo" (S.O.E), è fonte di diritti e doveri speciali verso l'associazione locale.
La forma di ospitalità organica osservata da un C.E.R.E.L, è meno semplice di quella legata all'associazione WWOOF, ma più chiara e sicura per quanti cercassero una vita stabile ed una camera propria presso una comunità rurale, e non soltanto una vacanza-lavoro.