La permacultura esiste perché esiste la natura. La natura presuppone l'esistenza di due parti con interessi contrapposti: il cavolo e la capra, l'ecosistema naturale e la cittá. Alcune ecosofie vorrebbero cancellare o ignorare questa opposizione fondamentale.
Per contribuire a una interpretazione più approfondita della permacultura, è stato aperto questo sito, ispirato all'ignoto pensiero di Paperinik: «è interessante notare come una vera e felice autosufficienza di molti ecovillaggi in rete, vista dalla cittá somigli più a una disgrazia per la città e per l'economia tutta». Una verità scioccante ma dalle conseguenze numerose e visibili a tutti...

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Cos'è una "cas-associazione"?

di A. Francesco Papa

La cas-associazione è un'associazione di abitanti del luogo uniti dall’intenzione di dare autosufficienza ad un’area rurale di sufficiente estensione, organicamente orientata verso l’autoproduzione locale.
Diversamente da altro genere di associazioni rette da statuti bellissimi ma troppo generici o filosofici, essa - tramite uno statuto speciale, detto “cas-statuto” - statuisce una SOCIOSTRUTTURA che è sintesi amministrativa del libro:
Permacultura per pochi – Un percorso verso la permacultura ORGANICA”.

Se nel libro declini il termine “permacultura” in tutte le accezioni possibili e immaginabili, che c’entra ora questa stesura di carattere giuridico, che spacci come “riassunto” della prima?

E la risposta è la seguente:

La VESTE GIURIDICA del gruppo di lavoro locale, è forse qualcosa di estraneo alle necessità della permacultura nazionale?

La permacultura parla ottimamente di broccoli, galline, aziende agricole, fattorie didattiche, B&B, corsifici e bio-ristoranti, tetti, abitazioni, termosifoni, impianti di fitodepurazione, pannelli fotovoltaici etc etc, ma vedi, non è vedendo queste cose che scorgi l'idea generalissima di una società-in-permacultura, che dopo 30 anni dalla nascita della permacultura appare ancora un "sogno", qualcosa di confuso.

Ebbene, il cas-statuto e le sue cas-associazioni, esistono per diradare questa nebbia secolare, provando a concretizzare, attraverso vive persone, almeno una idea particolare di permacultura: l'idea di permacultura organica e di comunità in permacultura organica.

Applicando il dispositivo REC1 della permacultura su ogni campo dello scibile... fino alle sue estreme conseguenze che sono anche etiche, otterremmo infatti qualcosa di molto diverso dalla società vigente, e tuttavia, la permacultura urbana si vergogna di PRENDERE NETTA POSIZIONE CONTRO IL CITY SYSTEM, e storce continuamente il naso dinanzi a qualsiasi "integralismo". "Adattati come l'acqua", ripete e si ripete, alla ricerca di compromessi sempre più stolidi, verso la flessibilità e liquidità del solito Grande Libero Mercato.

Monocoltura in permacultura? Beh, boh... anche!
Vendita di corsi di tutti i generi in permacultura? Beh, boh... anche!
Bioaffari in permacultura? Beh boh... anche!
Allevamenti di uomini in permacultura? Beh boh... anche!

L’ecovillaggio NON è un esito necessario della permacultura mollisoniana, tuttavia lo è in permacultura ORGANICA, e poichè l'anarchia NON è un obbligo della permacultura, ecco lo statuto “organico” della permacultura organica, nato per quei permacultori meno bioliberisti.

Se “la permacultura è un metodo creato per armonizzare lo spazio interiore con quello esteriore”, la permacultura organica abbandona l'inflessione psichiatrica di cui non ha più bisogno e sposta il baricentro di riflessione ed azione comune su spazi geografici reali e ben circoscritti, riavvolgendo tutto: piante, animali, cose, persone, società, ecosistemi, etica, leggi e strutture di auto-governo, senza però arrivare a toccare la dimensione squisitamente spirituale, troppo alta ed astratta per qualsiasi genere di permacultura.

Il cas-statuto nasce dall’esigenza di fornire agli ecovillaggi o comunità intenzionali una fisionomia legale propria ed assolutamente peculiare, una struttura agile e snella, efficace e bella con cui affermarsi, ma soprattutto…

...convintamente depurata
da connotazioni
vuotamente
lucrative

Spoglio di qualsiasi predica di sapore zen, il cas-statuto punta a delineare la dinamica patrimoniale e socio-produttiva interna ad una comunitù neorurale, lasciando quella culturale, politica e spirituale al libero arbitrio dei singoli.
Con il cas-statuto, l'ecovillaggio assume una forma giuridica determinata, ma - non esibendo nessuno specifico orientamento spirituale, dietetico, politico o religioso – persegue la “non-forma”.
Gli esseri umani tendono infatti a respingere le forme cristallizzate di potere.
Un cas-statuto, allora, è tale quando sedimenta una strada, senza instradare nessuno!
Islamici, newager, pagani, induisti, yogin, cattolici, taoisti… uomini di destra, di sinistra o di centro, tutti possono adottare un cas-statuto, poiché esso, per statuto, “non ha colore”.

La cas-associazione tiene però alcuni importanti LIMITI da rispettare:

  1. RISPETTA LA STORIA DEL TUO POPOLO: nel momento in cui il primo nucleo residente dell'ecovillaggio decide di servire un particolare Dio (ad es. Gilgamesh) o un particolare partito politico, tale cultura giusta o sbagliata che sia diventa totalmente legittima e l'ecovillaggio, attraendo necessariamente gli affini, assumerà nel tempo una forma molto caratteristica malgrado il cas-statuto originariamente statuisse la non-forma.
  2. RISPETTA LE NUOVE GENERAZIONI: una comunità in permacultura organica modella i suoi valori e comportamenti attorno l'attitudine reale maturata nell’eterno presente dai figli e dai figli dei loro figli, perciò non si aggrappa alle vecchie forme e rimuove i paletti legittimamente precedentemente posti dalla vecchia elite non appena spirano i "Nuovi Tempi". Come fa questo? Semplice, attraverso il sistema di voto: integrale e costantemente esercitato. Il cas-statuto non ordina come e quando cambiare, ordina però "il metodo" che è chiave di ogni salubre cambiamento.

Gli uomini infatti tendono naturalmente ad adottare modelli e ad accrescerli dendriticamente, ostinatamente. Scopo dunque di un cas-statuto non è “conservare l'uniformità”, ma proteggere la difformità contro coloro che sempre ci vorrebbero uniformi a qualcosa.

La eco-costituzione o “cas-statuto” di un ecovillaggio in permacultura organica, è come un software Open Source: nasce per essere modificato nel tempo2, affinché la Coscienza di Gruppo affiorante durante le diverse ere storiche, sia in grado con la sua gioventù di sostenere e sviluppare il vecchio processo di pensiero precedentemente emerso, o di abbandonarlo e/o cambiarlo totalmente, se così desidera.

L’unico “laccio” che il cas-statuto coltiva intenzionalmente, è “La Tradizione” che la comunità locale eredita da quella immediatamente precedente (dai genitori!), ma poiché il medesimo statuto assicura agli ecovillagers uno scivolamento gratuito tra una “tradizione incarnata” (comunità3) e l'altra, ecco che il suddetto laccio non si trasformerà in un cappio.
Dopo il 18mo anno di età, dipenderà dalla libera volontà dei soci liberarsi di un “ecovillaggio” ovvero di una particolare tradizione, di un'abitudine sociale diffusa e di un intero contesto esistenziale, che è sempre e prima di tutto... “residenziale” (!).
In una SOCIETA' PELAGICA - cioè in u
na rete di isole ognuna dotata di proprie etiche e regolamenti ma abbastanza piccola e territorialmente limitata da non essere mai L'UNICO NIDO DISPONIBILE - un "eretico" troverà facilmente riparo, altrove troverà una famiglia scudo alla famiglia di origine. Ben distanti da noi… tutti i più strambi processi culturali hanno il diritto di esistere, per il fatto che se non sono il riparo mio, potrebbero sempre essere il riparo di qualcun'altro!
Così, il nostro incubo o la nostra salvezza (cioè una comunità totalmente diversa da quella in cui siamo cresciuti) potrebbe trovarsi spalmata su larghe fette di territorio a soli 10 minuti dalla nostra comunità, regolata da un identico cas-statuto!
In una rete di ecovillaggi in permacultura organica, il trasferimento da una nicchia all'altra non può e non deve mai essere condizionato dai soldi nel conto in banca che permettono di andare qui e non lì, non da aziende che ti assumono, ti vogliono o non ti vogliono, ti vogliono così ma non cosà.

Più la cas-associazione è grande, vasta,
in comunicazione con altre cas-associazioni,
più Signora Libertà si aggirerà libera
per le strade del mondo.

1 R.E.C. - Risparmio, Efficienza, Collaborazione.

2 Il fatto che 1 ecovillaggio in permacultura organica racchiuda e gestisca massimo 200 persone (12 C.E.R.E.L.), spara direttamente il suo statuto (denominato “cas-statuto”) in una dimensione più comoda rispetto a quella in cui giace la Costutizione Italiana, la quale, per vaccinarsi contro le probabili follie di alcuni (legittimi!) partiti di minoranza, è importante che sia difficilmente modificabile nel tempo. E poco reinterpretabile!
Infatti sessanta milioni di persone sotto un Unico Mercato deregolamentato, abbisognano del guanto di ferro per non pestarsi i piedi a vicenda, e la struttura che li governa, allora, avrà da essere assolutamente PERFETTA.
Nelle piccole nicchie, invece, c'è più spazio per l’errore ed un “vizio storico” che non avrà lunghi strascichi poichè la comunità locale - confrontandosi con altre comunità (più civili) - potrà correggerlo prontamente, senza lunghe attese nelle sale della politica.

3 In permacultura organica, tali comunità nucleari sono state definite “C.E.R.E.L.”, la cui fisionomia è esaurientemente descritta nel libro precedente a questo: “Introduzione alla Cerelicoltura: il vantaggio di vivere insieme”.