La permacultura esiste perché esiste la natura. La natura presuppone l'esistenza di due parti con interessi contrapposti: il cavolo e la capra, l'ecosistema naturale e la cittá. Alcune ecosofie vorrebbero cancellare o ignorare questa opposizione fondamentale.
Per contribuire a una interpretazione più approfondita della permacultura, è stato aperto questo sito, ispirato all'ignoto pensiero di Paperinik: «è interessante notare come una vera e felice autosufficienza di molti ecovillaggi in rete, vista dalla cittá somigli più a una disgrazia per la città e per l'economia tutta». Una verità scioccante ma dalle conseguenze numerose e visibili a tutti...

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Invecchiare e/o ammalarsi dentro l'ecovillaggio

di A. Francesco Papa

Premesso che:

  1. L'ecologia senza sociologia é solo demagogia, e la permacultura senza ecosociologia è solo giardinaggio;
  2. Non si rimane giovani e aitanti per sempre;
  3. Una volta i vecchi e i deboli venivano curati in casa dai parenti, poichè non esistevano ancora gli ospizi mentre oggi milioni di anziani sono abbandonati come scarpe vecchie nelle case di riposo, ma a quelli senza pensione va persino peggio: a vagabondare direttamente in strada (soprattutto negli USA);
  4. In una realtà rurale "tutti devono fare la propria parte" (lavorare e darsi il cambio); l'ecovillaggio è un mondo incentrato non solo su un sentimento spirituale o religioso che collega tutti, ma anche e soprattutto su necessità organiche, "materiali", ecologiche e manuali da soddisfare. Così vediamo che appena non sei più percepito come "utile" o "potenzialmente utile" per problemi psicologici o fisici, ogni comunità - anche quella più rainbow - tende tanto naturalmente quanto inconsciamente a ristrutturarsi e, lentamente, infine, ad espellerti (o fa in modo che tu vada via "spontaneamente");
  5. Alcuni gruppi, comunità ed ecovillaggi potrebbero non resistere alla tentazione di seguire le orme della società-madre, dove il legame emotivo non è reale eppure serve sempre come "carburante" utile fino alla realizzazione di un particolare scopo sociale, raggiunto il quale "tutti i nodi vengono al pettine" e la presunta "comunità" sorprendentemente implode;
  6. L'amore è una gran bella parola che è la risposta ad ogni problema, ma se richiede 3 bidet al giorno ad un infermo pur imparentato, la maggior parte degli animali umani rifuggono potentemente tale "servizio d'amore" come se si trattasse di una crocifissione gratuita...
  7. E' del tutto naturale e persino "ecologico" che in un branco l'individuo più malato o ferito "resti indietro";
  8. Una "comunità" che non si fa carico o non intende farsi carico in maniera seria e/o formale dei problemi economici o di salute dei membri interni più deboli, non è una Comunità ma un branco di cani o una azienda in cerca di manodopera usa-e-getta preferibilmente giovane;
  9. Fidarsi è bene, fidarsi troppo è male, essere stupidi è peggio. Cercare di prevedere le eventuali grazie e disgrazie a seguito di determinate scelte o circostanze, significa non essere sprovveduti;
  10. ll mondo è bello perché è vario, ma spesso è anche avariato! Che senso avrebbe unirsi in comunità se non per essere sollevati dalla stessa quando si cade? Se tu ecovillaggio non vuoi essere questa RETE DI SOSTEGNO, per che cosa esisti, davvero?

...premesse tutte queste cose, cerchiamo di prospettare eventuali soluzioni ad un quesito-tabù che molti ecovillagers nascondono omertosamente sotto il tappeto. Cerchiamo cioè di capire come va a finire dentro un ecovillaggio se uno si ammala, giovane o vecchio che sia:

Nel caso in cui un giorno un membro dell'ecovillaggio dovesse invecchiare o avere un incidente automobilistico o sviluppare problemi di salute tali da inabilitarlo a qualsiasi lavoro, o addirittura tali da richiedere cure a pagamento, cosa offre l'ecovillaggio ad un ecovillagers affinchè abbia sicurezza di non essere abbandonato in mezzo alla strada a 40 anni come a 80 anni?

Soluzione n.1 - Mostrare che esiste una comunità nel vero senso della parola, fatta di gesti solidali pratici e fatti d'amore concreti. Sta poi al candidato ecovillagers fidarsi tanto da investire tempo, soldi ed energie nell'ecovillaggio in questione, ogni giorno fino alla vecchiaia come se la proprietá fosse sua.

Soluzione n.2 - Scrivere nello statuto dell'associazione che al socio vecchio e/o disabile l'ecovillaggio si impegna a corrispondere tramite colletta mensile un "reddito di sussistenza" atto a sostenere un OSPIZIO O CURE A PAGAMENTO allorquando nessun membro interno possa o voglia farsi carico di assistenza semplice o professionale.

Soluzione n.3 - Persuadere ogni giorno gli affiliati col mantra "pace & luce & amore". Qualcuno, infine, prima o poi, crederà e si affiderà. E se non si affida, poco male! Altri mille wwoofer solo già li pronti a sostituire la forza-lavoro incredula e infedele!

Soluzione n.4 - Invitare più volte il candidato a non porsi affatto certe domande, se non quando la necessità viva lo richiederà: "non vivere nel futuro, ma nel presente". "A ciascun giorno basti la sua pena". "Abbi fede nel cosmo". "Se semini bene, raccoglierai bene". "La soluzione cadrà dal cielo come una benedizione al momento opportuno". "Lascia andare la mania di tenere tutto sotto controllo!". "Un uccello appoggiato ad un ramo non si preoccupa che il ramo possa rompersi, ha fiducia delle sue ali!”.

Soluzione n.5 - Mettere il candidato dinanzi alla dura realtà, con le seguenti parole: «Nessuno potrà mai essere sicuro che chi lo circonda, famiglia o amici che siano, nel momento in cui sarà più fragile saranno disposti ad aiutarlo. In questo ecovillaggio funziona esattamente come nelle famiglie: se sei fortunato ti cureranno e accudiranno fino alla morte, altrimenti è stato bello finchè è durato, poi ti arrangi. Non si possono avere certezze in merito! Certo in genere "come semini raccogli" ...ma ci sono sempre le "variabili metereologiche" da considerare! Non dimenticarle e non illuderti troppo. Rassegnati. Per abitare un ecovillaggio devi fare un totale atto di fede, di fiducia, di abbandono! Non c'è niente di scritto da nessuna parte!».

Soluzione n.6 - Rammentare al candidato che la legislazione italiana delega ai parenti ancora in vita la responsabilità del mantenimento. "Confida nella legge! Se avrai problemi fisici o mentali tali da non poterti più consentire di lavorare, o se sei disoccupato o sarai troppo vecchio per trovare lavoro, il City System costringerà i tuoi parenti superstiti ad aiutarti se non fisicamente almeno economicamente".

Soluzione n.7 - "Ma non sai che il Servizio Sanitario Nazionale insieme ai volontari della Caritas impediscono al barbone di morire di stenti per strada? Tranquillo! Nell'eventualità che nessuno di noi abbia la voglia o la possibilità di aiutarti nei problemi di salute che emergeranno, ti aiuteranno quegl'altri!".

Soluzione n.8 - "Ma perchè temi la morte? Una volta raggiunta una determinata consapevolezza, "scomporti" nei tuoi elementi biologici costituenti sarà assolutamente un piacere!".

Soluzione n.9 - "Hai abbastanza soldi? Sei proprietario di un sufficiente numero di beni? Di che ti preoccupi allora! Qualora dovessi essere colpito da malattie invalidanti, ti basterà vendere tutto e col ricavato ti pagherai l'ospizio e/o eventuali cure aggiuntive in strutture professionali! Per questo infatti nacquero i soldi e i contratti: per costringere gli altri a fare delle cose... anche quando si sarebbero scocciati infinitamente!".