La permacultura esiste perché esiste la natura. La natura presuppone l'esistenza di due parti con interessi contrapposti: il cavolo e la capra, l'ecosistema naturale e la cittá. Alcune ecosofie vorrebbero cancellare o ignorare questa opposizione fondamentale.
Per contribuire a una interpretazione più approfondita della permacultura, è stato aperto questo sito, ispirato all'ignoto pensiero di Paperinik: «è interessante notare come una vera e felice autosufficienza di molti ecovillaggi in rete, vista dalla cittá somigli più a una disgrazia per la città e per l'economia tutta». Una verità scioccante ma dalle conseguenze numerose e visibili a tutti...

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"E se non esistessero più gli stupidi?"

di A. Francesco Papa

Sterminio Stupidi

Al contrario di quello che potremmo pensare, sterminando gli stupidi non si svilupperebbe una società ordinata e superintelligente.
Come per l'esistenza o non-esistenza di Dio, anche questo é uno di quei casi in cui sarebbe molto sciocco pretendere la prova empirica, ma possiamo per analogia ricevere ed applicare le conclusioni tratte da uno studio effettuato sulla organizzazione delle api in un alveare...


Sappiamo che alcune sono operaie, altre soldati, altre nutrici ed una sola regina, ma lo studio rilevò che esistono anche "api stupide" nel senso che nel mucchio non solo non lavorano e non servono a niente ma mettono PURE i bastoni tra le ruote alle altre… rallentando lo sviluppo della società altrimenti presumibilmente "perfetta".

Sapevamo già che "ogni ape ha il suo ruolo per fare in modo che vada tutto per il meglio", ma non si capiva bene quale ruolo potesse mai avere la stupidità, quindi gli scienziati-apicoltori - volendo ottimizzare la produzione di miele, decisero di epurare l'alveare dalle api "inutili e nefaste".

Che cosa è successo? L'organizzazione andò rapidamente deteriorandosi e la produzione di miele collassó. La colonia superstite dovette emigrare anzitempo ("sciamare" in termini tecnici) coi pochi individui rimasti, i "migliori".

Altri studi biologici dimostrano che addirittura certi neuroni oppongono formale resistenza alla trasmissione di informazioni da parte di certi altri neuroni… e che sistematicamente l'organismo umano produce cellule nuove e "indipendenti". Esse possono trasformarsi tanto in tumori, se fattori concomitanti inducono a ciò, oppure in stimoli all'incremento della forza del sistema immunitario e della salute in generale, se fattori concomitanti inducono a ciò.

Dunque il "caos" e la "stupidità" non sono valori epistemologicamente contrari alla struttura, al benessere e alla intelligenza di una comunità, ma ad esse "consustanziali". La perfezione non si sviluppa dove "va tutto bene" e "tutti collaborano pacificamente e produttivamente col Sistema"!

Lasciate perdere le distopie di Bill Gates et maniaci similaris!

La società ideale si snoda ed emerge dal lungo e faticoso percorso con cui un potere centrale o laterale culturalmente avanzato cerca e trova modi per aggirare i problemi causati dagli onnipresenti "cativi" o "inetti" integrandoli ed elevandoli e non già ristrutturandoli biologicamente (con un vaccino/biochip) o esiliandoli rozzamente come "tumori", o, peggio ancora, sterminandone/castrandone la discendenza dopo averne assimilato i preziosi suggerimenti!
L'intelligenza umana infatti si sviluppa naturalmente cercando nuove strade per attraversare il fiume o una montagna... lo sforzo costante tiene allenato il corpo, e se la sfida viene accettata e non respinta, può darsi che il fisico tutto - e non solo una porzione di esso limitata come un bicipite! - ne guadagni in potenza, bellezza e armoniosità complessiva.
Così è anche per la SOCIETA'.