La permacultura esiste perché esiste la natura. La natura presuppone l'esistenza di due parti con interessi contrapposti: il cavolo e la capra, l'ecosistema naturale e la cittá. Alcune ecosofie vorrebbero cancellare o ignorare questa opposizione fondamentale.
Per contribuire a una interpretazione più approfondita della permacultura, è stato aperto questo sito, ispirato all'ignoto pensiero di Paperinik: «è interessante notare come una vera e felice autosufficienza di molti ecovillaggi in rete, vista dalla cittá somigli più a una disgrazia per la città e per l'economia tutta». Una verità scioccante ma dalle conseguenze numerose e visibili a tutti...

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Ecospiritualità: atea, pagana, orgogliosa

di A. Francesco Papa

Ecospiritualità Paganesimo

Gettiamo per un attimo lo sguardo dentro una moderna "anima della natura", di quelle libere gioiose o "hippy" che facilmente troveremo in viaggio dentro il selvatico mondo della permacultura e degli ecovillaggi.

Il breve scambio qui di seguito riportato è realmente accaduto, su facebook, e se ne riportano le precise parole utilizzate perchè ritenute meravigliosamente ESEMPLARI ed assolutamente esemplificative di una spiritualitá laica straordinariamente diffusa ma sempre di difficile focalizzazione... fino ad adesso...

"Perché dovrei pregare?
La mia vita è meravigliosa grazie a me e alle persone che hanno contribuito a crearla così com'è.
Il pane quotidiano me lo posso procurare soltanto da sola, per mia volontà.
Non ho bisogno che nessuno mi liberi da nessun male. Il male che ho fatto/faccio è una mia esclusiva responsabilità.
Sta a me rimediare e perdonarmi se lo merito.
Vivo benissimo senza il supporto psicologico di nessuna entità astratta.
E tra l'altro.... credere che esista solo il proprio dio è pura superbia.
La lussuria è un piacere che mi sono sempre concessa e con estrema soddisfazione: perché dovrei adorare qualcuno che me la vieta?
E non parliamo dell'avarizia...".

Acciocchè il pio replica - Nel tuo ragionamento manca un elemento fondamentale che dà senso a tutto ciò che facciamo: voler sapere se il nostro spirito interiore sopravviverà dopo la morte del nostro corpo oppure finisce tutto così, come tutti gli altri comuni animali.
Un sentimento attinente la spiritualità è presente sin dall'antichità. Se uomini primitivi, con conoscenze pressoché nulle, privi di un linguaggio evoluto e senza condizionamenti, sentivano il bisogno di seppellire i defunti, qualcosa vorrà dire?
Altri elementi fanno propendere per ipotesi non-materialiste dell'esistenza.

"No no non mi hai capito.
Per me il senso di quello che faccio è sfruttare al meglio la vita che ho, che è un dono preziosissimo ed è unica. Non mi interessa cosa c'è dopo. Magari qualcosa (che in ogni caso non potrò scoprire fino a quando avverrà la mia fine), magari niente.
Non vedo perché al momento dovrebbe interessarmi. Sono qui, sono viva, sono una brava persona, sono felice e mi impegno per lasciare questo mondo leggermente meglio di come l'ho trovato.
Questo per me è più che sufficiente e trovo assurdo che per qualcuno non lo sia...
Seppelliamo (o bruciamo) i defunti perché non siamo animali e proviamo sentimenti profondi e articolati che quando sono negativi abbiamo bisogno di esorcizzare e quando sono positivi di esaltare.
Non sono atea però. Sono agnostica... ci tengo a sottolineare la differenza...".

Ti è premuto infine precisare che sei agnostica e non atea, ma da come hai scritto e parlato, questa posizione, a mio avviso, non ha in te alcuna ragione d'essere.
La fessura che dovrebbe spalancare la porta della fede A SEGUITO DI UNA PROVA CERTA - fessura della coscienza nota ai più come "agnosticismo" - non serve tanto all'uomo e proprio per nulla a te in particolare, se non come indistinto e astuto ma maldestro SCRUPOLO DI COSCIENZA in quanto quando la fede si apre, logicamente si chiuderà il bisogno di cercare prove, e quando finalmente verrà la prova provata, non potrà mai mai più nascere la Fede. Al posto tuo, dunque, io chiuderei per sempre quella porta che lasci ancora socchiusa, poichè da essa entrano solo freddi spifferi che potrebbero turbare come fugaci spettri l'intensa beatitudine dei tuoi godimenti naturalissimi!