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Raccolta-fondi per l'acquisto di un essiccatore domestico da assegnare il 30 gennaio 2024 tramite VOTAZIONE ONLINE ad una delle seguenti COMUNITA' ECOLOGICHE
Siamo nel 2017, la permacultura accademica naviga ancora incerta nel mare oscuro della ragione prima di darsi al pubblico con spirito disinteressato (cioè non-lucrativo), e tu nella tua disgraziata povertà potresti desiderare operare in tandem con "La Rete" di permacultori italiani per le ragioni della tua terra, qui e ora!
Ma ahimè, i siti "ufficiali1" presentano colture specializzate di corsi e consulenze a pagamento, l'intervento qualificato costa e il lavoro muscolare costa certamente di più, sicchè non avrai modo di reperire nessun gruppo (gma) al quale dare e dal quale ricevere beni organici e non soldi, in cambio di altri beni organici (tempo, servizi, lavoro, competenze, oggetti, cibo) e non inorganici (metallo, banconote).
Dal 2013 al 2016 ha operato più o meno sistematicamente (mensilmente) in Sicilia il gruppo regionale, ma esso non era ancora un insieme coordinato di gruppi cittadini!
Nel 2017 io non ho avuto modo di verificare la compattezza raggiunta dai pionieri del Mutuo-Aiuto siciliano, in quanto - per diverse ragioni che più avanti spiegherò - mi è scaduto l'interesse, e l'interesse sopravvissuto, non fu oggetto di interesse da parte di nessun altro membro della rete. Peraltro corse voce che il gruppo avesse perso la lucentezza iniziale, e così non posso neppure dirti: «Ehi, se sei siciliano non temere! In questa regione abbiamo un gruppo di permacultori che possono darti il loro sostegno fisico e culturale, gratuito e incondizionato, se non altro almeno 1 volta l'anno!».
Tra il 2013 ed il 2016 questo fu parzialmente2 vero.
Oggi, dicembre 2017, più non so.3
Se hai terra, potresti allora desiderare (e forse, in permacultura sociale, "devi") formare ex-nihilo, dal nulla, un gma locale, molto locale. Personale & Locale contemporaneamente.
A questo punto si parano 3 possibili vie davanti a te:
Contattare tutti i tuoi amici-con-terra in permacultura, per proporre loro la formazione di un Gruppo di Mutuo-Aiuto, ad appuntamento mensile o bimensile4 (potete pure prendere a riferimento, sfida o pretesto d'incontro con altri permacultori del luogo, il presente ebook, che è una piccola raccolta di esperienze fisiche e suggestioni emotive condivisibile con estranei in maniera gratuita - e legale).
Frequentare/organizzare aperitivi, sagre, fiere, cinema e seminari per proprietari di terra in permacultura, allo scopo di rilevare più o meno casualmente quelli disponibili a costituire un G.M.A (e, nei casi più audaci, persino un ecovillaggio o "comunità intenzionale"!).
La via fredda. Ricorrere a facebook o g+, in quanto i social network si sono mostrati assai efficaci a raccogliere, nel tempo, persone coi medesimi interessi. Con questa terza via otterremo "incontri al buio", che poi non saranno più al buio.
Le prime 2 strategie sono abbastanza semplici da capire.
Lo è anche la terza ma quest'ultima ha bisogno di una parentesi più strutturata.
Apriamola subito.
Un Mutuo-Aiuto non è una scampagnata, ma lavoro comunitario. Certo condito dalla amorevole "Cura della Persona", ma pur sempre... lavoro, d'ossa e carne!
Proporre online tal genere d'attività... ad oggi risulta per lo più sterile5 (!), in quanto emeriti sconosciuti non sono, ovviamente, amici, e "sporcarsi le mani è brutto" per molti occidentali, persino per quelli raccolti dalla permacultura! Allora sembra più ovvio e naturale cominciare distribuendo semplici inviti per un caffè al bar, fra permacultori novelli od aspiranti tali, e tuttavia vedrete che neppure questo staccherà l'internauta dall'enclave in cui esiste all'ombra del suo pc!
Cfr. Mt 11, 17 |
In realtà, prima del principale dei G.M.A - che è di misericordiosa ed addolorata mutua-fatica - sarebbe opportuno allestire dei gruppi introduttivi di mutuo-apprendimento e, magari, anche di mutuo-ascolto, i quali hanno un carattere più "psicoterapeutico" e da facinorosa "zona 00". Tuttavia... il fine resta quello di OPERARE.
Sempre.
Si deve essere sempre consapevoli e sin da subito che la permacultura chiede ad ognuno questo: azione! Ed in particolare: EQUA-AZIONE. Cioè un'azione collettiva, sinergica e con una finalità specifica pre-discussa e condivisa.
Tale azione non è parola!
La parola, quando compare, serve a sostenere l'azione, ma una parola fine a se stessa... NON è Permacultura! E' piuttosto “Ecosofia”, la quale, ben intesi, tinge di un meraviglioso verde smeraldo il nostro sangue, ma è paragonabile alla permacultura come l'atto di camminare velocemente con le braccia tese è paragonabile all'atto di volare.
Dunque il tema di un G.M.A è la permacultura, non l'amicizia universale, e da tale tema discende l'ambiente ideale di ogni evento organizzato in permacultura.
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Mi spiace, al momento nessuna buona comunità ecologica ha richiesto uno spazio promozionale qui.
A mangiare la pizza insieme ci vanno gli amici quando si sono già formati per altre vie. Invece qui si mette al centro non il mondano ma il terrestre, quindi la terra ed il problema del come usarla a vantaggio dei terrestri. In permacultura è la terra che dovrebbe raccogliere gli uomini, non il vino o il buon caffè! Neppure il cibo biologico e il veganismo sono, a rigore, la questione centrale della permacultura!
Non lo sapevate voi, già, questo, voi stregati dalla permacultura?
Quindi, adesso, praticatelo!
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Capisco quello che dici, sono anch'io come te!
E così non siamo più uno, ma due.
Se ti può consolare saperlo, feste e sagre e fiere e cene ecologiche fra estro-versi permacultori se ne sono fatte un pò dappertutto in giro per l'Italia e nel mondo in questi ultimi anni, ma da pochissimi di questi ambienti è poi sorto un gma effettivo, locale e coordinato. Gratuito e popolare.
"Caccia i soldi e paga, se vuoi essere ‘mutuo-aiutato’!" te lo sentirai ripetere persino da Signora Permacultura in persona6!
Non scoraggiarti!!
Ti dicevo, con me non sei più uno, ma 2. Al buio possiamo ritrovarci numerosi... senza saperlo.7
Proviamo a fare il percorso inverso.
Non il festino e l'affabile ammiccamento di sguardi come scatola di derivazione della permacultura militante, ma la ragione, la logica, e soprattutto un obiettivo comune in una terra comune come causa di solidificazione della permacultura locale. Perchè se tutti noi dovessimo aspettare di raggiungere amicizie molto strette per avviare un gruppo di mutuo-aiuto pratico nella nostra città, potrebbero occorrere decenni.
E di più.
"Chi trova un amico trova un tesoro" E frequentemente passa una vita senza averlo trovato. |
E' vero che in Sicilia il G.M.A originale, "since 2013", si formò a seguito dell'instaurazione di intrepide amicizie assolutamente casuali tra permacultori, ma questo avvenne in una condizione storica speciale, assolutamente contingente: la nascita della permacultura in Sicilia, paragonabile alla nascita del cristianesimo nella Samaria9. Ora, quando nasce un movimento "politico", ebbene l'evento è straordinario come un flessuoso astro nella notte che tutti guardano ammirati interrogandosi l'un altro circa il presagio da esso portato all'umanità, ma una cometa è... transitoria!
E quando terminerà il suo giro in cielo,
cosa resterà di essa fuori e dentro di noi?
Il fuoco e l'emozione scemeranno.
Resteranno i difetti, le lacune, i problemi da affrontare, fiochi ricordi di splendide luci passate.
Viene allora il tempo della "istituzionalizzazione" proprio per contenere i difetti, discernere le lacune, dirimere i problemi. Riportare la luce.
Se, dunque, dopo anni di valorosa attesa sorge la prova provata che neppure l'aperitivo, l'apericena, la biocena e il gelato fra un corso, un'ecoconferenza e una passeggiata al lungomare smuovono i permacultori verso il fare-insieme-in-permacultura, tanto vale fare la prova con L'APPUNTAMENTO AL BUIO, proprio con te che ti sei mostrato sedotto dall'idea di una permacultura "corale"!
La nostra speranza è quella di trovare appassionati della permacultura che vogliano fare gruppo-di-lavoro, perchè quando vai nelle chat-room a cercare ragazze, l'appuntamento al buio prima o poi lo proponi!
Sono molti i fidanzamenti iniziati così.
E perchè dovrebbero per principio
finire tutti male?10
Il Metodo della Chat-Room di facebook o g+ per pescare permacultori "social" non è sbagliato in sè, ma è insufficiente se l'idea di lavorare concretamente insieme come comunità-in-permacultura-locale risulta per molti, per troppi, meno allettante del trovare un bel ragazzo o una bella ragazza con cui copulare!11
La popolarità di facebook, twitter o g+
è un vantaggio per tutti
Più una piattaforma come meetic.it è popolata, più aumenta la probabilità per l'iscritto di trovare una fanciulla o un fanciullo disposti ad un appuntamento al buio!
Ma in quel caso la foto è importante; qui su facebook, in un progetto di permacultura, no, perchè non stiamo cercando la fidanzata/fidanzato!
O non solo.
Cerchiamo, più precisamente, un... TEAM.
Team di lavoro che fa capo ad una preciso messaggio, precisa filosofia e precisa proposta di lavoro... ecologica.
L'autosufficienza, in permacultura, è certamente il contenitore magno di tutte le singolari aspirazioni, simile a un ragno che tesse la tela che unisce le case di tutti i permacultori convenuti online e dal vivo.
Stabilito il piano - rendendosi conto delle risorse collettive disponibili come terrazzi, balconi, terre, metrature complessive, possibili turni di lavoro, semi, intelligenze, orari, strumenti e perchè no anche soldi – si sarà preparata la strada sia per diventare amiconi, sia per produrre qualcosa di concreto.
Se poi non si produce nè si diventa amiconi, beh, cambiamo strada e gruppo e troviamone un altro applicando il medesimo metodo MCR ("Metodo della Chat-Room").
Ovviamente, quando si opera online, più si hanno "follower" e "Authority Brand", più è facile ricevere felice riscontro dai "paurosi" inviti di "appuntamento al buio" sbrigliati nell'etere.
Tali inviti genereranno il sostrato umano su cui sarà possibilie, in seguito, depositare un seme.
by Le sintesi di Giada
1. Compravendita di Saperi Bio & CORSI di tutti i generi (come al Super Mercato);
2. Visite all'ecovillaggio con ticket di ingresso a 15 euro (come a un museo);
3. Baratti umorali e scoordinati. Beni, servizi e persino cerchi sciamanici in "Economia del Dono" (il dono deve essere pagato alla tariffa pre-stabilita dal "donatore");
4. Proprietà PRIVATA sempre e comunque, e sempre e comunque ricerca di forza lavoro gratuita a tempo indeterminato. "Nuovo Mondo" come feudalesimo rinnovato col wwofing e il biologico.
5. Spiritualità fondata su "Le Vibrazioni" e il "Mantenere Alta l'Energia" che in chat solitamente sfocia in conversazioni catatoniche (noiose) ovvero in palpabile assenza di pensieri critici e luci razionali. Come su facebook, anche qui il diverso & controverso viene bandito da presunti "Maestri di Vita" chiamati anche "Facilitatori".
6. L'illuminata Estasi del Budda sotto il fico aborrisce i "GIUDIZI" anche sensati, anzi più intelligenti e ben argomentati sono, tanto più turbano "La Pace", più il facilitatore è chiamato a "proteggere la community" bannando il diverso & controverso e facilitandosi, così, le giornate.
7. Visione politica nulla e/o violentemente rigettatta. La democrazia è cosa buona e giusta, ma non deve essere imposta per legge e tantomeno tramite statuto associativo interno. Gli ecovillaggi (e soprattutto i loro proprietari di terra) devono restare "liberi" (dalle norme e dalle critiche).
E G O V I L L A G G I
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MESSAGGIO IN BOTTIGLIA
1 Ci si riferisce qui a www.permacultura.it, sito web governato dall'A.I.P, e a www.permaculturaitalia.net, governato da Pietro Zucchetti dell'I.I.P.
2 Dico "parzialmente" in quanto per convincere 20-40 persone a riunirsi un week-end da tutta la regione nella tua piccola e sperduta campagna allo scopo di abbeverarla di sudore umano, dovresti PAGARE CON LA TUA PRESENZA almeno altri 2-3 circoli di mutuo-aiuto regionale, ove provare a stringere legami di amicizia e di mutua com-passione!
3 Ma esso ha insegnato qualcosa a me e a tutti, e tale insegnamento, con questo libro, resterà scolpito sulla carta, per sempre (anche perchè nel sito-madre in versione ebook il testo è prelevabile gratis).
4 Il g.m.a di Ragusa ha sperimentato e sperimenta tutt'oggi con successo incontri al ritmo di 3 al mese (1 ogni 10 giorni). Il fatto che abitano tutti nella stessa città, e che non coltivino una pretenziosa vita mondana, consente loro contatti reali coi vicini.
5 ...A meno di non avere un grandissimo numero di follower. Per eccesso possiamo dire che, andando in tv, persino una oca vestita da pagliaccio può acquisire un ottimo seguito! Ma normalmente il singolo non possiede tali superbi strumenti di auto-promozione sociale. Possiamo così dire che, tanto più è povero, tanto più un permacultore che voglia emergere dalla massa, è chiamato a sfruttare in maniera impeccabile quel minimo di risorse da lui già possedute, fra cui compaiono: 1) la sua propria intelligenza; 2) la visibilità naturale (qualità estetiche e relazionali); 3) il denaro e le proprietà acquisite col suo personale lavoro in città; 4) i beni ereditati o acquisiti per proprietà transitiva dal marito/moglie (potrebbero assicurare libertà dal lavoro e perciò TEMPO per organizzare al meglio le proprie risorse). Gli ultimi due consentono di finanziare opere di interesse pubblico, serate di gala come progetti "Open Source", dalle quali avviare o prolungare le proprie campagne autocelebrative. Ognuno di questi 4 elementi, di per sè, può "attirare" e costruire l'altro, ma è chiaro che il difetto di uno richiede una integrazione supplementare da parte degli altri, per acquisire infine il massimo sostegno del pubblico persino per idee o battaglie... sbagliate o impopolari!!
6 Manifestatasi nei volti dell'A.I.P, I.I.P, A.I.P.I, P.R.I, A.B.P etc etc.
7 Eventualmente, piuttosto che avviare da zero una propria operazione di "selezione e reclutamento personale dedito alla cura della terra", è possibile avvantaggiarsi di un lavoro già iniziato da qualcun'altro.
I “bacini di raccolta” sono i gruppi già creati su facebook o telegram, che puoi scandagliare liberamente e nel quale liberamente deporti (previa iscrizione... renditi reperibile almento tramite un indirizzo email!), in attesa che un lettore incuriosito come te, passando di li, contatti te e la tua community cittadina per una formale proposta di mutuo-aiuto.
Che tu vi possa trovare bravi permacultori e buone conoscenze! Il mio augurio e che tra queste, nel tempo, tu possa scoprire e coltivare almeno 1 autentica amicizia, con lunghe radici e capo verde.
8 Del resto, neppure "Il Pubblico" è una macchina che si autogenerò per diffuso spirito di illuminazione, o popolare e spontaneo “passaparola”.
Prima tutta la terra era proprietà privata del re e degli amici del re che affidava loro in gestione aree piccole (baronati, contee) o vaste (marchesati, ducati). Poi la concessione divenne diritto ereditario, da cui i malumori della gente comune, che si vedeva ostracizzata per secoli da una medesima linea familiare. Da tali malumori, le lotte, finchè "Il Pubblico", riunito insieme, arrivò a pensare di tagliare la testa al toro comprando dai latifondisti la causa segreta ed ovvia della loro egemonia: le terre, in particolare quelle vicine all'acqua potabile. Con tale "acquisto pubblico" – in molti casi, in realtà, sostituito da un sequestro di massa da parte delle milizie e correlativa "legge di esproprio" - nacquero le mirabili "città" gestite dai "Comuni". Alcune anche sotto l'approvazione di principi e re rassegnati (e lungimiranti). I privati proprietari di terra restavano tutti intorno le città come liberi fornitori di prodotti agricoli ("impresari") – ed oggi anche di B&B, agriturismi e Country Resort Spa, attrezzati per festaggiare nozze, battesimi, e lunedì di pasquetta (ma non per essere rivissuti come colonie di popolamento neorurale!).
Il "Bene Comune", una Esigenza Comune, aveva dunque vinto sulle scoordinate e complesse esigenze private.
Iniziò il fenomeno di migrazione dalle campagne – ancora bagnate dal cattivo ricordo delle epoche passate di sfruttamento intensivo da parte di un feudatario - alle città, viste adesso come "entità democratiche in sè", perchè nate dal braccio di ferro del popoletto contro pochi ma ben organizzati, vetusti sopraffattori!
La storia pertanto ci insegna che nulla nasce dal nulla, e se la permacultura desidera dotarsi di "uffici" pronti, puntuali e servizievoli come quelli del Comune (ad es. gma), dovrà fare anch'essa le sue lotte!
I permacultori dovranno unirsi per poi perdersi nella Struttura appena partorita, il che prepara il tavolo agli studi di un terzo polo che desidera correggere un Country System che vuole correggere il City System.
E se ogni corpo o sistema di vita autorganizzata eviterà di riprodurre stupidamente le pessime logiche apprese dal precedente - integrando però le migliori ed istituendo alternative organiche al vecchio, alla fine non resterà più nulla da correggere, ma i 2, 3 o 4 poli successivi agiranno di concerto per aiutarsi l'un altro. Separati, distinti, sinergicamente coesi ma rivaleggianti, come modelli di vita messi in... “Pubblica Offerta”.
9 Con quale incredibile coincidenza Gesù andò incontro alla samaritana nella strada che conduce fuori dalla Galilea! Con quale incredibile coincidenza, stanco del cammino, si sedette proprio davanti al pozzo di Giacobbe! Con quale incredibile coincidenza, intercettò l'unica donna che faceva il bucato a mezzogiorno! Di solito, infatti, il bucato si fa il mattino presto, insieme ad una quantità di altre massaie!
Tutta questa sfilza di fortunate coincidenze furono all'origine della conversione di un'intera regione.
10 La storia di mio cugino con la sua fidanzata, iniziata con una chattata, perdurò 8 anni.
11 L'avventura sessuale è un piatto verso cui si precipitano in molti; se non si forma nessun gruppo di impegno attivo sul territorio - viva terra e non una balera - forse la permacultura non è riuscita a far autenticamente innamorare di sè alcuno della nostra specie... Se i "permacultori" locali sono incapaci di unirsi e di pensare la condivisione per ragioni diverse dal coito, dal banchetto gratis o da possibili entrate di denaro, allora non ci resta che prendere atto della nostra solitudine e cominciare sul serio a... pregare. Parallelamente, l'ideale sarebbe cominciare ad editare corsi e seminari di permacultura, gratuiti o meno, purchè attraggano Pubblico. Essi costituiranno l'argilla dalla quale trarre poi in seguito il nuovo "Adamo", cioè il tuo proprio gruppo di co-gestione dei beni della rete LOCALE.