
Grazie ai canali Telegram puoi informarti SENZA CENSURE
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► Raccolta-fondi per l'acquisto di un essiccatore domestico da assegnare il 30 gennaio 2024 tramite VOTAZIONE ONLINE ad una delle seguenti ► COMUNITA' ECOLOGICHE
di A. Francesco Papa
Puoi "chiamare" un g.m.a presso la tua campagna, partecipando ad altri mutui-aiuti!
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Il mutuo-aiuto è fra "amici", non fra estranei che potrebbero approfittarsi della situazione, cioè prendere e mai dare!
Quindi, una volta entrato nei circuito della tua città o della tua regione, dii qualche parola al gruppo, ai "dirigenti informali" (capirai da solo chi sono) e mettiti in lista qualora ci siano altre "prenotazioni" per quel mese.
Io personalmente non sono entrato nel giro come "amico" di qualcuno, ma come "curioso" in un gma-sicilia "open e money-free" (gratuito). Anche quando sono diventato una presenza più costante, non ho mai avocato mutuo-aiuti, perchè non vivo in campagna e non ho neppure creato legami così forti da poter o voler attrarre sciami di mutuoaiutanti al mio seguito. Tutto dipende da cosa sei e come ti poni all'interno della "rete", gilda urbana o peri-urbana.
Se il tuo appello sarà ascoltato, potresti ritrovarti 20-40 persone a casa per 2-3 giorni, che sembrano tante ma raccolte da una regione di 5 milioni di abitanti sono, in proporzione, molto poche! Questo è un numero-di-ospitalità-limite che non dovrebbe essere superato anche nel caso di una promozione di successo, perchè non è possibile piantare sul proprio terreno troppe tende e gabinetti, a meno di non possedere un castello!
Il mutuo-aiuto non è ad oggi un'attività "popolare".
Mi spiace, al momento nessuna buona comunità ecologica ha richiesto uno spazio promozionale qui.
La gemmazione spontanea di Gruppi di Mutuo-Aiuto nel tessuto neorurale, dipende da almeno 3 fattori:
La popolarità della permacultura.
Il clima locale (se piove spesso, nevica o fa troppo freddo, le attività ri-creative all'aria aperta sono inibite).
Il calore e la profondità delle anime convenute (persone fredde o indisponenti sono come una costante nevralgia per la rete locale – proporzionalmente meno dolorose per quella regionale e asintomatiche per quella nazionale... perchè più si è distanti meno ci si può frequentare!).
La popolarità della permacultura dipende non solo dal carattere di un popolo, ma anche dal numero di corsi e seminari erogati dall'I.I.P1, I.S.P2, A.I.P3, A.I.P.I4, LdPM5 e dai diplomati singoli, nonchè dalla gratuità di accesso o basso costo degli stessi.
E' evidente che monete vendute dall'Europa agli Stati nazionali a prezzi troppo alti6, riducono la presenza di liquidità nel territorio e nella economia reale, popolare, compromettendo per molti la possibilità di acquistare molte cose, fra cui gli italianissimi e totalmente autoproducibili corsi di permacultura (a 200-800€ l'uno o addirittura più).
Perciò, la "crisi economica" mette una palla al piede anche alla diffusione della permacultura e di ogni altro ottimo paradigma culturale alternativo!
Al contrario, corsi a frequenza gratuita la renderebbero sicuramente più popolare.
Quando un fenomeno diviene popolare, attiva più facilmente follower (o nofollower), e i g.m.a sono la créme de la créme della permacultura applicata.
Tuttavia, con i gma poniamo o intendiamo porre in essere “EVENTI DI MARGINE”, cioè eventi NON RISERVATI a una nicchia ovvero destinati a una pluratità di persone quanto più possibile diverse nei modi, nell'aspetto, e nel contenuto. E' bene, in verità, montare circoli chiusi di persone della medesima “specie”, ma... non sempre! Il Mutuo-Aiuto è la più importante di queste eccezioni, perchè è la prima occasione pratica di costruzione della permacultura SOCIALE!
Rimanere "Aperti a Tutti" - soci/non-soci, iscritti/non-iscritti, permacultori/non-permacultori, simpatizzanti/antipatizzanti - è un marchio di fabbrica della permacultura che andrebbe corroborato e finanche difeso con iniziative reali quali, ad esempio, il riassorbimento totale dei costi lucrativi (non di quelli vivi!) dell'esperienza di mutuo-aiuto.
Infatti, nessuno è invogliato a partecipare anche ad una sola giornata di "mutuo-aiuto", se un pranzo ed una cena comuni costano 10-20€ cadauna. Nessuno a casa propria spende 20 euro al giorno per mangiare! Cioè 600€ al mese + 10€ per pernottare! (=900€/month). Imporre queste tariffe significherebbe innanzitutto mutuo-aiutare l'albergatore e, per i partecipanti, acquistare una nuova originale esperienza di ecoturismo come anche un “corso di perfezionamento in agricoltura sociale”.
Insomma, bisogna mettersi nei panni7 dell'uomo del ceto medio – oggigiorno sempre più povero, sfiduciato e/o disoccupato – quindi seriamente motivato più a mutuo-aiutare per auto-aiutarsi che per pagarsi improbabili "vacanze-lavoro".
by Le sintesi di Giada
1. Compravendita di Saperi Bio & CORSI di tutti i generi (come al Super Mercato);
2. Visite all'ecovillaggio con ticket di ingresso a 15 euro (come a un museo);
3. Baratti umorali e scoordinati. Beni, servizi e persino cerchi sciamanici in "Economia del Dono" (il dono deve essere pagato alla tariffa pre-stabilita dal "donatore");
4. Proprietà PRIVATA sempre e comunque, e sempre e comunque ricerca di forza lavoro gratuita a tempo indeterminato. "Nuovo Mondo" come feudalesimo rinnovato col wwofing e il biologico.
5. Spiritualità fondata su "Le Vibrazioni" e il "Mantenere Alta l'Energia" che in chat solitamente sfocia in conversazioni catatoniche (noiose) ovvero in palpabile assenza di pensieri critici e luci razionali. Come su facebook, anche qui il diverso & controverso viene bandito da presunti "Maestri di Vita" chiamati anche "Facilitatori".
6. L'illuminata Estasi del Budda sotto il fico aborrisce i "GIUDIZI" anche sensati, anzi più intelligenti e ben argomentati sono, tanto più turbano "La Pace", più il facilitatore è chiamato a "proteggere la community" bannando il diverso & controverso e facilitandosi, così, le giornate.
7. Visione politica nulla e/o violentemente rigettatta. La democrazia è cosa buona e giusta, ma non deve essere imposta per legge e tantomeno tramite statuto associativo interno. Gli ecovillaggi (e soprattutto i loro proprietari di terra) devono restare "liberi" (dalle norme e dalle critiche).
EGOVILLAGGI
Dove parlare dell'elefante nella stanza senza pericolo di essere censurati da fondamentalisti anarchico-new-age?
Clicca qui
1 I.I.P. – Istituto Italiano di Permacultura.
2 I.S.P. – Istituto Siciliano di Permacultura.
3 A.I.P. – Accademia Italiana di Permacultura.
4 A.I.P.I. – Accademia Internazionale di Permacultura Integrale.
5 L.P.M. – Laboratorio di Permacultura Mediterranea.
6 ...o a prezzi bassi ma “regalate” ai big del Mercato per le loro operazioni speculative, oppure, ancora, regalate alle banche centrali nazionali “indipendenti” (dal Popolo… tu!) che le rivenderanno ai rispettivi Stati nazionali lucrando a loro libero piacimento sui tassi di interesse...
7 Mettendosi empaticamente al posto dell'altro, alcune domande e problematiche neppure nasceranno nella mente del permacultore, perchè se ne sarà già sentita la risposta ("ovvia") nel proprio interno. Allora sarà possibile "prevedere" una quantità di mosse, e prevenirle, andando incontro al mutuo-aiuto riorganizzandone più razionalmente, velocemente ed efficacemente la struttura.
Tutto dunque origina dalla capacità di vivere l'emozione dell'altro ("empatia"). Non c'è breve corso gratuito nè lungo training a pagamento atto a sviluppare questa dote - che è propria più dell'anima dell'aspirante permacultore che della sua mente (cultura personale) o personalità - ma è pure vero che in un serrato dialogo ed educato confronto reciproco, assolutamente sincero, questa dote ed i corrispondenti arbitri o mediatori di conversazione, non sono più necessari. In una comunità affine & affiatata, in grado di volersi bene, questa capacità di leggersi l'un l'altro si sviluppa del tutto naturalmente, nel tempo, fra tutti i membri coinvolti nel naturale processo di scambio e condivisione.
Fra e con estranei, invece - o nelle prime fasi di formazione di una comunità - un "facilitatore" o "empateuta" come Maria de Filippi capace di rendere all'uno le parole dell'altro con moderata compostezza inibendo alcuni eccessi con la sua sola presenza, può farsi alle volte indispensabile.