La permacultura esiste perché esiste la natura. La natura presuppone l'esistenza di due parti con interessi contrapposti: il cavolo e la capra, l'ecosistema naturale e la cittá. Alcune ecosofie vorrebbero cancellare o ignorare questa opposizione fondamentale.
Per contribuire a una interpretazione più approfondita della permacultura, è stato aperto questo sito, ispirato all'ignoto pensiero di Paperinik: «è interessante notare come una vera e felice autosufficienza di molti ecovillaggi in rete, vista dalla cittá somigli più a una disgrazia per la città e per l'economia tutta». Una verità scioccante ma dalle conseguenze numerose e visibili a tutti...

Iscrizione al P.O.T. ➤
PO Project "Regina del Sole"
PROGETTI DEGLI ISCRITTI
------
Skip to content

Food Forest: perché imitare proprio il sistema-foresta?

di A. Francesco Papa

Food Forest: perché imitare proprio il sistema-foresta? Perchè abbiamo desiderato:

Da queste due esigenze, è derivata la conclusione mollisoniana, che è la seguente:

LA FRUTTICOLTURA (piantagione di alberi e arbusti da frutto) E’ PIU’ VANTAGGIOSA E “SOSTENIBILE” dell’orticoltura.

Le considerazioni che hanno condotto Bill Mollison a questa conclusione, sono 7 e sono le seguenti:

  1. Alberi e arbusti una volta cresciuti non abbisognano di risemina annuale.

  2. La frutta può essere energetica e vitaminica quanto una carota.

  3. Alberi ed arbusti producono legname, oltre a foglie e frutti. Il legname serve a tante cose.

  4. Alberi ed arbusti normalmente si ammalano meno frequentemente delle erbacee.

  5. Alberi ed arbusti hanno vita molto più stabile e duratura di una pianta di pomodoro. E’ più facile mantenere alberi ed arbusti in salute nel tempo, che curare piantagioni di zucche ogni anno.

  6. Diversi alberi e arbusti danno frutto senza lavorazione annuale, vangatura o aratura del terreno.

  7. Se il suolo è naturalmente fertilizzato, una volta ben cresciuti e naturalizzati diversi alberi ed arbusti chiedono all’uomo solo l’impegno della raccolta dei frutti.

Se il nostro scopo non è adattarci alle richieste del mercato vendendo patate, pomodori e melanzane a mezzo mondo, ma è soltanto quello di adattarci alla natura in maniera vantaggiosa per noi stessi e la nostra famiglia, un progetto in permacultura perde i suoi connotati tradizionali e realizza una “foresta edibile”, una food forest, dove si cammina all’ombra e al sole in un medesimo tratto denso di PIANTE UTILI di ogni specie e dimensione, ma dove – al contrario di quanto accade in un bosco normale – si troverà cibo ottimo e succulento ogni mese dell’anno, e dove – al contrario di quanto avviene in una normale fattoria - si consumeranno più frutti che ortaggi.

Se realizzi una food forest ma allo stesso tempo ti dedichi molto all’orticoltura, forse non hai capito bene i motivi per i quali Bill Mollison elaborò il concetto di food-forest.

Food Forest: perché imitare proprio il sistema-foresta? Skip to content

Food Forest: perché imitare proprio il sistema-foresta?

Food Forest: perché imitare proprio il sistema-foresta? Perchè abbiamo desiderato:

  • Risparmiare fatica.

  • Sfruttare ogni centimetro di spazio posseduto.

Da queste due esigenze, è derivata la conclusione mollisoniana, che è la seguente:

LA FRUTTICOLTURA (piantagione di alberi e arbusti da frutto) E’ PIU’ VANTAGGIOSA E “SOSTENIBILE” dell’orticoltura.

Le considerazioni che hanno condotto Bill Mollison a questa conclusione, sono 7 e sono le seguenti:

  1. Alberi e arbusti una volta cresciuti non abbisognano di risemina annuale.

  2. La frutta può essere energetica e vitaminica quanto una carota.

  3. Alberi ed arbusti producono legname, oltre a foglie e frutti. Il legname serve a tante cose.

  4. Alberi ed arbusti normalmente si ammalano meno frequentemente delle erbacee.

  5. Alberi ed arbusti hanno vita molto più stabile e duratura di una pianta di pomodoro. E’ più facile mantenere alberi ed arbusti in salute nel tempo, che curare piantagioni di zucche ogni anno.

  6. Diversi alberi e arbusti danno frutto senza lavorazione annuale, vangatura o aratura del terreno.

  7. Se il suolo è naturalmente fertilizzato, una volta ben cresciuti e naturalizzati diversi alberi ed arbusti chiedono all’uomo solo l’impegno della raccolta dei frutti.

Se il nostro scopo non è adattarci alle richieste del mercato vendendo patate, pomodori e melanzane a mezzo mondo, ma è soltanto quello di adattarci alla natura in maniera vantaggiosa per noi stessi e la nostra famiglia, un progetto in permacultura perde i suoi connotati tradizionali e realizza una “foresta edibile”, una food forest, dove si cammina all’ombra e al sole in un medesimo tratto denso di PIANTE UTILI di ogni specie e dimensione, ma dove – al contrario di quanto accade in un bosco normale – si troverà cibo ottimo e succulento ogni mese dell’anno, e dove – al contrario di quanto avviene in una normale fattoria - si consumeranno più frutti che ortaggi.

Se realizzi una food forest ma allo stesso tempo ti dedichi molto all’orticoltura, forse non hai capito bene i motivi per i quali Bill Mollison elaborò il concetto di food-forest.