La permacultura esiste perché esiste la natura. La natura presuppone l'esistenza di due parti con interessi contrapposti: il cavolo e la capra, l'ecosistema naturale e la cittá. Alcune ecosofie vorrebbero cancellare o ignorare questa opposizione fondamentale.
Per contribuire a una interpretazione più approfondita della permacultura, è stato aperto questo sito, ispirato all'ignoto pensiero di Paperinik: «è interessante notare come una vera e felice autosufficienza di molti ecovillaggi in rete, vista dalla cittá somigli più a una disgrazia per la città e per l'economia tutta». Una verità scioccante ma dalle conseguenze numerose e visibili a tutti...

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1981: Inizio di un Tumore

di A. Francesco Papa

1981 italia divorzio stato banca

Nel 1981 il ministro ANDREATTA esenta con una LETTERA (ma non con una LEGGE!), la banca centrale d'Italia (BCI) dall'obbligo di acquistare i titoli di Stato italiani per finanziare l'intervento del settore pubblico (ovvero della classe politica regolarmente eletta) nei giochi della economia privata.
Si parla allora di DIVORZIO INFORMALE BCI-STATO italiano, ed è salutato come ottima cosa dal LIBERISMO.
Questo avrá peró delle conseguenze macroscopiche.

Dal 1981 al 1992 il pagamento di interessi sui BOT/BTP ("titoli di Stato") si alza sistematicamente dall'1-2% fino al 5% circa, il che causa il raddoppio del debito pubblico nell'arco di un solo decennio!
Questo non è un insulto ma storia, esplicata da alcune basilari leggi della macroeconomia.
Infatti non essendoci più alcun obbligo per le casse bancarie di Stato (soldi del popolo) di sostenere i progetti "popolari" ovvero pubblici (altrimenti chiamati tali "progetti", "titoli di Stato"), aumenta il rischio di un NON-RIMBORSO del prestito fornito dal riccone privato allo Stato, e quindi l'interesse sui BOT/BTP ("titoli di Stato") a cominciare dal 1981 non puó che aumentare esponenzialmente. "Maggior rischio di insolvenza del prestito? Allora tu debitore dovrai pagarmi maggiori interessi!" è la ovvia equazione del prestatore.
L'investitore privato in attività di pubblico interesse in cambio di interessi, riponeva fiducia nel fatto che, dopotutto, UNO STATO NON PUO' FALLIRE COME UN PASTIFICIO!
E prima del 1981 questa fiducia era ben riposta.
Dopo il 1981 meno.
Dopo il 1999 e il capitombolo greco del 2009, ancora meno!

L'UE purtroppo non contrasta ma anzi coadiuva il possibile default degli Stati-Membri in caso di anemia, perchè - secondo la euroideologia - IL LIBERO MERCATO IRROBUSTISCE LE ECONOMIE NAZIONALI SFERZANDOLE SEVERAMENTE, e tali figli in lacrime impareranno di certo la lezione dell'austerità dalla cinghia infuocata del padre, voluta da "Gli Eventi".

Gli articoli 123, 124 e 125 del Trattato di Lisbona (ora TFUE) impediscono dunque alla Banca Centrale Europea (BCE) di AIUTARE DIRETTAMENTE, come una madre, gli Stati-Membri, ma fuori dagli eurotrattati gli Stati-Membri si aiutavano da soli. Non era loro proibito per legge! Infatti neppure durante la seconda guerra mondiale la Grecia andò in default.

Se nessuno ha l'obbligo di ripagare l'interesse sui titoli, ció vuol dire che quel prestito ovvero quell'investimento in titoli è rischioso! Prima del 1981 i titoli aziendali erano più rischiosi (avevano un interesse più alto) dei titoli di Stato, perchè una azienda poteva fallire, ma uno Stato con una PROPRIA Banca Centrale mai o quasi mai! Del resto con Bretton Woods 1971 non c'è più alcuna equivalenza oro-moneta da rispettare, sicchè ogni Stato sarà libero di stampare moneta come mera UNITA' DI CONTO nella quantità che gli è necessaria per finanziare ciò che desidera, e dotato pertanto di questo potere sovrano sulla moneta, potenzialmente poteva rifondere ogni debito e liquidare tutti gli interessi coi creditori istantaneamente. Non ricorreva poi così spesso a questo superpotere causa rischio squilibri inflattivi-svalutativi, ma l'esistenza stessa di questa sovranità manteneva bassi i tassi di interesse sui titoli di Stato, permettendo allo Stato di finanziare opere ed interventi pubblici a poco prezzo!
Del resto...

Sovranità Monetaria

Questo ci fa concludere che il dogma liberista della AUTONOMIA DELLA BANCA CENTRALE DI UN PAESE DAGLI ORGANI POLITICI ELETTI IN QUEL PAESE, sia un vero e proprio TUMORE.
Cos'è infatti un tumore se non una porzione di corpo che vive e cresce secondo ritmi tutti suoi, incontrollati, privati, indipendenti e sganciati dalle esigenze del resto del corpo, il quale, di conseguenza, soffre ed espia la libertà sfrenata di pochi.
Un commercio o vitalitá economica senza regole di una o più parti dell'organismo sociale, non è bene in sè per il corpo sociale tutto.