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di A. Francesco Papa
Cosa c'entra la permacultura con l'ipocrisia?
E' incredibile pensarlo, ma anche tra i permacultori, i gretini e gli appassionati di tutto ciò che vi è di buono e di biologico a questo mondo, sovente esiste un grado più o meno accentuato di ipocrisia che impedisce loro di capire (e di dire di aver capito) alcuni particolari principi di permacultura e argomentazioni derivate. Forse sarebbe più corretto parlare di quel fenomeno noto in ambito letterario come "CECITA' DELL'AUTORE", ma andiamo per gradi...
L'ipocrisia non è una semplice menzogna o assenza di verità, altrimenti l'ipocrita non si chiamarebbe ipocrita ma semplicemente bugiardo.
L'ipocrisia è qualcosa di più sofisticato che si sviluppa in un ambiente più sofisticato: come le muffe, nasce e cresce si dove manca il calore del sole e della verità, ma anche dove esiste un alto tasso di umidità, cioè dove pullulano incoffessabili interessi egoici impalpabili ed invisibili come vapore acqueo, sicchè se il bugiardo mente sapendo di mentire contro questo o quel fatto, l'ipocrita mente non sapendo bene di mentire contro questa o quella sua propria coscienza, sentimento personale o logica comprensione.
Diversi sono i fatti rigorosamente logici che un ecoavventuriero infarcito di permacultura, gretinismo e buonismo ecologico, non può permettersi di comprendere e di accettare fino in fondo a beneficio di un utile sviluppo sociale della permacultura nel nostro tempo e nella nostra Storia. Citiamo soltanto alcune di questi indigeribili mattoni ideologici:
Si tratta di nozioni brevi ed elementari, già proprie del "corredo genetico" della mente umana, ma che un permacultore proprietario di ettari ed ettari dedito all'ospitalità o a qualche forma di commercio bio, non può facilmente accettare, perchè lo costringerebbe a pensarsi come qualcos'altro, non propriamente un benefattore dell'umanità col cuore verde.
E alllora vedete, per salvarsi egli deve "dimenticare" o - se gli ripeti la pappardella punto per punto, più volte - dirà di "non capire".
Se ammettesse di aver capito, sarebbe poi in un certo senso obbligato ad argomentare; stando invece muto o dichiarando tutto "folle, novax, putiniano, immorale, incomprensibile" - libera astutamente se stesso dalla esigenza di cercare validi e razionali e talvolta difficili contro-argomenti.
Non è che i suddetti 7 punti siano pochi e confusi, sono invece tanti pure troppi e nitidi, ma per salvarsi da se stesso, il fellone non deve capire. Non può dichiarare pubblicamente a tutti di aver capito, finchè non venga in suo soccorso qualcosa o qualcuno che gli possa restituire la dignità perduta a seguito di un banale e del tutto comprensibile ragionamento che lo inchioda al fastidioso palo della "colpa", del vizio o del difetto.
Mi spiace, al momento nessuna buona comunità ecologica ha richiesto uno spazio promozionale qui.
Poveri uomini, e povera società! che è affetta da problemi secolari, perchè da secoli gli uomini non vogliono rispondere a se stessi!
Eppure la permacultura e quei permacultori verso cui sei così crudele e polemico, dicono tante cose e buone e profonde. A volte fanno persino dei corsi bellissimi, che cambiano la vita alla gente. Come te lo spieghi?
Te lo spiego subito.
L'ipocrita non è sinonimo di "incapace", "stupido" od "inesperto".
L'ipocrita è precisamente quello che abbiamo detto all'inizio, ovvero colui che nasconde a se stesso delle verità, di conseguenza, può benissimo insegnare agli altri persino le medesime verità, che appunto conosce già.
Un drogato che consiglia ad altri di non drogarsi, NON E' UN IPOCRITA: è un INCOERENTE o un DEBOLE: è una persona affetta da una volontà o da una ragione friabile; sebbene tale volontà/ragione sia "illuminata" perchè "conosce la via" tanto da consigliarla agli altri, di fatto poi non ha gambe e/o stampelle abbastanza robuste da farcela da solo. Ed insultare gli handicappati, si sa, è da vigliacchi.
Un ipocrita può dunque essere un ottimo oratore, un bravissimo poeta, un esperto agricoltore e progettista di case in balle di paglia. Egli sa fare tutte queste cose, insegna agli altri come farle, ne riceve gratificazione e pagamento, ma non per questo la sua vita reale o la società ideale che propone sarà un canto della Divina Commedia.
Ora noi vogliamo che la permacultura sia proprio quel canto... divino e naturale insieme. Esso va epurato da tutte le contraddizioni interne. Per fare questo, la via più rapida e potente è l'ESEMPIO. La predicazione (attraverso corsi, cerchi e ritiri) è una via, ma non la migliore.
Una permacultura non-ipocrita, una socio-ecologia APPLICATA, un gretino non completamente cretino, accetta umilmente l'insegnamento che viene da alcune massime di Logica Naturale, e poi trasforma la vita circostante se ne avrà le forze.
Se non avrà il coraggio di dichiarare a se stesso talune banali rivelazioni della ragione pubblica, noi continueremo a spiegargliele ma lui continuerà a dire "non capisco". Farà così per l'eternità, oppure fintanto non vedrà entrare nell'orizzonte della sua vita gli strumenti pratici per:
Un permacultore non-ipocrita, riconoscerà immediatamente la necessità di costruire tutto ciò.
Il perma-feudatario, invece, no. E dirà:
«Non ho capito»
by Le sintesi di Giada
1. Compravendita di Saperi Bio & CORSI di tutti i generi (come al Super Mercato);
2. Visite all'ecovillaggio con ticket di ingresso a 15 euro (come a un museo);
3. Baratti umorali e scoordinati. Beni, servizi e persino cerchi sciamanici in "Economia del Dono" (il dono deve essere pagato alla tariffa pre-stabilita dal "donatore");
4. Proprietà PRIVATA sempre e comunque, e sempre e comunque ricerca di forza lavoro gratuita a tempo indeterminato. "Nuovo Mondo" come feudalesimo rinnovato col wwofing e il biologico.
5. Spiritualità fondata su "Le Vibrazioni" e il "Mantenere Alta l'Energia" che in chat solitamente sfocia in conversazioni catatoniche (noiose) ovvero in palpabile assenza di pensieri critici e luci razionali. Come su facebook, anche qui il diverso & controverso viene bandito da presunti "Maestri di Vita" chiamati anche "Facilitatori".
6. L'illuminata Estasi del Budda sotto il fico aborrisce i "GIUDIZI" anche sensati, anzi più intelligenti e ben argomentati sono, tanto più turbano "La Pace", più il facilitatore è chiamato a "proteggere la community" bannando il diverso & controverso e facilitandosi, così, le giornate.
7. Visione politica nulla e/o violentemente rigettatta. La democrazia è cosa buona e giusta, ma non deve essere imposta per legge e tantomeno tramite statuto associativo interno. Gli ecovillaggi (e soprattutto i loro proprietari di terra) devono restare "liberi" (dalle norme e dalle critiche).
EGOVILLAGGI
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1 La minestra, il panino o la cuccia per dormire non sono AIUTI ORGANICI, bensi INORGANICI ovvero consunstanziali alla carità del City System, che è una carità simile al fuoco di ghiaccio che, secondo Dante, esiste nel cuore dell'inferno.