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Permacultura & Politica: Sei di destra o di sinistra?

Capire, con l'aiuto della permacultura (e della permacoltura), cosa significano i termini "destra" e "sinistra", e perchè bisognerebbe, infine, SCEGLIERE

tratto dal libro
    PO LOTTERIE
M.P.B.M
Teta

Raccolta-fondi per l'acquisto di un essiccatore domestico da assegnare il 30 gennaio 2024 tramite VOTAZIONE ONLINE ad una delle seguenti COMUNITA' ECOLOGICHE

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NOTA BENE ► Non premiamo biofeudatari privati ma ASSOCIAZIONI PROPRIETARIE DI TERRA con STATUTO DEMOCRATICO che praticano la OFFERTA LIBERA ed il DIVIETO DI LUCRO sui bisognosi di conforto, luce e sapere.

di A. Francesco Papa

circle

Se uno Stato interviene il giusto è Socialismo, se interviene troppo è Comunismo, se non interviene mai è Anarchismo, se interviene solo per proteggere i capitalisti è Liberismo.
Quindi sei socialista pure te.

 

Si, pure te permacultore sensibile al tema della GIUSTA REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA

 

Cerchiamo di applicare la permacultura... anzi la permaCOLTURA alle scienze sociali e politiche!
Riflettiamo soltanto un pò, noi che conosciamo la differenza tra un broccolo e un cavolfiore!


Quando troviamo un punto del nostro orto sinergico invaso dalle erbacce o da un oleandro spontaneo, possiamo mai fare gli "anarchici" ed aspettare che le piante "se la risolvano tra loro"?
Suvvia, ridiamo insieme!
Naturalmente, no, non aspetteremo che l'oleandro cresca e si estingua da sè, perchè questo accadrebbe tra 50 anni e nel frattempo, tra una magnifica fioritura e l'altra, morirei di fame!
Ora la domanda che tutti ci stiamo facendo è:

 

Ma gli uomini sono davvero delle erbacce, gramigne spontanee e querce che non chiedono a nessuno il permesso di crescere, e crescono?

 

E la risposta che tutti ci daremo è:
 

Si, il più delle volte è proprio così


Applicare la permacultura - che è la cultura dell'agricoltura - al mondo delle relazioni sociali e politiche, significa quindi ammettere che a volte tu come Stato devi essere presente (socialista), altre volte molto presente (comunista), altre volte liberista (dalla parte del più forte/ricco) ma l'obiettivo ideale per tutti sarebbe non fare proprio niente (anarchismo).

Quando ti assenti per lungo tempo dal tuo orto e dai tuoi bancali e trovi una serie di piante che nel frattempo si sono consociate e stanno molto bene insieme ma ahimè occupano volume, sottraggono nutrienti, fanno troppa ombra etc, purtroppo devi spezzare il "monopolio" con la forchetta foraterra (regolamenti e leggi) e, nei casi più tenaci, con la "zappa" (magistratura), mettendo poi subito nelle fessure "semi buoni" (meglio se già "plantule" - non proprio virtuosi cittadini singoli ma, meglio, associazioni e comitati civici), per impedire alle ex-inquiline o a semi volanti di riprendere il terreno e di rifare nuovamente la stessa fatica dopo tot tempo.

Non è perciò possibile sostenere l'assenza dello Stato in nome della permacultura!
La permacultura è osservazione prima, intervento dopo!

Intervento! Come uno Stato socialista o comunista intervengono per spezzare l'ingiustizia di un mercato troppo libero e selvatico!
Se tale intervento non si vede, non è detto che lo Stato non ci sia: potrebbe soltanto aver scientemente adottato una filosofia anarchica ("io Stato mi suicido perchè sono troppo cattivo"), oppure liberista ("io Stato adoro la gramigna e la gramigna è mia amica perciò la aiuto a sopravvivvere rispetto all'aggressione delle cipolle e dei pomodori, perchè i pomodori e le cipolle costano troppo allo Stato mentre la gramigna è gratuita e dalle sue radici, peraltro, si può distillare persino una birra!").

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Ed è vero!
Le cipolle e i pomodori - cioè i comuni ortaggi e cittadini - per crescere felici hanno bisogno di fertilizzanti (cioè di aiuti, sussidi e sovvenzioni - istruzione, ospedali, servizi welfare, insomma... un gran lavoro!).
Affidando il terreno soltanto alle corporazioni economiche naturali, invece, avremo ottenuto sia il «Ripristino della Natura» (toh, che coincidenza, è proprio questo uno dei motti gretini, testualmente ripreso da una recente normativa eurocratica!) sia un contadino (cioè uno Stato) in panciolle, rilassato sul divano, a bere birra di gramigna!

 

Ingrasserà, diverrà brutto, morirà nel suo egoismo e andrà all'inferno!


Con tutto questo non si vuole però dire che la permacultura dovrebbe prendere stabilmente posizione a sinistra e militare per la sinistra, si vuole dire che:
 

  1. In un mondo dove l'agricoltura industriale e la coltivazione degli uomini raggiunge livelli di controllo maniacali (febbre socio-comunista), dovrebbe rilassarsi e cominciare a pensare di militare a destra, così, per amore dell'equilibrio.
  2. In un mondo dove la jungla cresce e i leoni sbranano troppe gazzelle, la permacultura dovrebbe tornare a militare a sinistra, così, per amore dell'equilibrio.
  3. Il un mondo in cui lo Stato impara ad intervenire come vuole la sinistra, ma a favore dei leoni e delle piante infestanti come vuole la destra, la permacultura dovrebbe sostenere una filosofia anarchica, cioè promuovere una sospensione della legislazione vigente e una deregolamentazione generale per il ripristino del diritto ad una vita normale e dignitosa da parte di gazzelle, cipolle e pomodori.
     

In effetti, la permacoltura di Mollison incentiva esplicitamente la ricerca e l'impianto di piante "Infestanti da Reddito" in quanto naturalmente più robuste ed autosufficienti, al fine di liberare gli occidentali dalla frustrante dipendenza di esigenti colture di grano, cipolle e pomodori. Da questo punto di vista la permacoltura mollisoniana è chiaramente di "destra" e di "destra liberista", cioè per una selezione "darwinista" e privilegio dell'elemento naturale più forte e non di quello più debole!
Ma non si può traslare completamente la permacoltura in ambito morale...

 

Gli uomini, dopotutto, restano uomini. Hanno una dignità maggiore di quella di un pomodoro!
Proteggerli e sostenerli con ogni cura, anche contro il
«ripristino» di una natura selvaggia, è segno di CIVILTA'.


La permacultura organica dunque è sia di destra che di sinistra; è l'una o l'altra in diverse circostanze storico-sociali; entrambe le cose contemporaneamente nelle epoche più confuse, e può essere anarchica cioè completamente disinteressata alle sorti di bruchi, cavoli e gazzelle in un mondo già abbastanza riscaldato dal paradiso terrestre.

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