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Permacultura formale, informale, informe e multiforme

La definizione di permacultura può essere variabile. Qui cercheremo di scoprire le ragioni di una permacultura "informe" o "informale", e di una "formale"

tratto dal libro
    PO LOTTERIE
M.P.B.M
Teta

Raccolta-fondi per l'acquisto di un essiccatore domestico da assegnare il 30 gennaio 2024 tramite VOTAZIONE ONLINE ad una delle seguenti COMUNITA' ECOLOGICHE

0.7%
NOTA BENE ► Non premiamo biofeudatari privati ma ASSOCIAZIONI PROPRIETARIE DI TERRA con STATUTO DEMOCRATICO che praticano la OFFERTA LIBERA ed il DIVIETO DI LUCRO sui bisognosi di conforto, luce e sapere.

di A. Francesco Papa

circle

L’acqua è informe.
L’acqua è fresca, cade dall’alto ed è molto umile, perché se trovasse un posto più a fondo di uno già in fondo ad una profondissima valle, andrebbe subito ad occuparlo.

L’acqua è trasparente.
Non ha un colore suo, ma si colora facilmente, ovvero si sporca facilmente se introduciamo in essa elementi estranei.
Ma come dall’aria si condensa l’acqua, così dall’acqua si passa ad un ulteriore livello di densità: la terra.

La terra possiede una forma.
Nessuno saprebbe dire precisamente quale sia la forma della terra, tuttavia i più abili sanno dare all’argilla la forma che desiderano che poi, mediante cottura, si “immobilizza”.
La terra ha un sapore particolare.
Non è come l’acqua che tanto più è buona quanto più a vuoto cristallo assomiglia, ma quando la terra è sana offre moltissimi frutti di sapore distinto e pieno, per tutti i gusti.

Ora, ciò che questa breve disquisizione presocratrica sugli elementi introduce, è l’altissima “volatilità” della permacultura urbana (o “accademica”) contro il carattere fermo e sostanziale della permacultura organica, che è quella permacultura fatta di "Pomi d'Oro" e comunità non-casuali né umorali nè urbane, ma intenzionali e pienamente rurali, ovvero di ecovillaggi.
Infatti, nessun corso pdc72h ti dirà mai come organizzarti per rinnovarti, dove e perché, ciò che un corso po48d1 intende assolutamente indicarti.
Cura della Terra”, “Cura della Persona” ed “Equa Condivisione” sono temi troppo vasti ed importanti per lasciarli alla libera interpretazione del permacul-turista di turno, e sono anche così delicati e scottanti da non poter essere lasciati alla libera interpretazione del primo permacultore accademico, che di solito è anche una sorta di facilitatore new age.

Dietro le soluzioni della permacultura c’è o dovrebbe esserci una GILDA o rete di persone che ha molto riflettuto e, confrontandosi democraticamente, in ultimo sigilla le conclusioni in un verbale cartaceo, dossier, ebook, libro, report o diario.

Reso il prodotto culturale di PUBBLICO DOMINIO (quindi gratuitamente accessibile), quel pensiero costituirà la pietra angolare dei successivi pensieri che a sua volta diventeranno le pietre angolari delle successive costruzioni…
ECCO COME COSTRUIRE-UNA-SOLUZIONE-IN-PERMACULTURA.
Naturalmente, se si espunge la coralità e si preferisce procedere in maniera più “libera e individualistica”, avremo una permacultura più urbana che organica.
Una rete in permacultura organica aiuta i singoli aspiranti permacultori a non reinventare la ruota da capo, evolvendosi in maniera più sistematica e razionale, più efficacemente e più celermente perché… organicamente insieme.


Dimmi: se i pensieri e le nostre entusiasmanti soluzioni rimangono nostre, private o spacciate presso il resto del popolo solo a pagamento, in quale zoppa e zotica maniera si sta lavorando per il benessere del pianeta?

 

PO Pubblicità

Mi spiace, al momento nessuna buona comunità ecologica ha richiesto uno spazio promozionale qui.

Ecco, d’estate la terra chiama acqua.
Costruiamo dei canali che dai laghi e dai fiumi tirino su l’acqua per irrigare i campi!

 

Come l’acqua e la terra
sono le 2 forme di
permacultura,
l’una solida l’altra liquida,
l’una formale l’altra informale,
senza forma, informe

 

La permacultura urbana, anarchica o “accademica”, è simile alla lana che cresce sul dorso di una pecora: nessuno la tosa perché ha paura di fare qualcosa “contro natura”; la permacultura organica, invece, è paragonabile all’insieme di tecniche e idee che portano quella lana a fare tutt’uno con un corpo umano2. Soprattutto, a fare una CIVILTA’ ORGANICA e non inorganica!
La “lana” raccolta dalla permacultura… il materiale grezzo con cui la permacultura – ogni genere di permacultura - lavora, è l’Ansia di Rinnovamento Globale.

 

Migliorare il Mondo”

 

Questa “materia prima”, prezioso lievito ed elisir di vita eterna, viene abbondantemente prodotto da ogni grande civiltà in declino, ma anche dentro qualsiasi circolo di attività autoreferenziale (impresa, famiglia, piccola associazione), esprimendosi sempre puntualmente nella più generica “insoddisfazione” e nelle più asfissianti “lamentele” degli ultimi e dei subordinati.
Mentre un City System fissato in se stesso cerca di eludere e soffocare queste lamentele, un City System evoluto persino le promuove e le “compra” perché sa che da esse può trarre utili spunti per assurgere a somma, infinita perfezione.

Se poi il Country System, fratello minore del City System da lui separatisi alla nascita, camminerà ancora come un barbone tra le rosee vie di Parigi, la perfezione metropolitana assurgerà a modello ed aspirazione massima dell’umano medio e quindi a necessaria tirannide presso chiunque!
Con ciò si vuole dire che una permacultura informale, fluida, disordinata, può risultare attraente fintanto che l’ordine proposto dal City System appare visibilmente antiecologico ed elitario; se disgraziatamente trovasse un modo, anche luciferino, di mascherare i suoi molti ancestrali difetti, il Country System non detronizzerà mai il fratello, in quanto appunto visibilmente più povero, puzzolente e disorganizzato dell’altro.

Realizzare una permacultura non-anarchica e dotata di forme precise – se non “formale”, cioè “uni-forme”, almeno “multi-forme” - è quindi necessario non tanto alla sua sopravvivenza - poichè sempre un barbone riesce a sopravvivere in città - quanto alla sua CRESCITA e al suo PRESTIGIO.
Ciò che la permacultura organica desidera, dunque, è SPOSTARE LE CAPITALI DEI POPOLI: dalle città, agli ecovillaggi, ognuno dotato di uno statuto personale e non universale, democraticamente discusso e localmente votato.

Fissare la permacultura in oasi di pace distinte, aperte e comunicanti (ad es. C.E.R.E.L.) dopo le massime riflessioni ecosofiche sulla zona 00, fissa dentro la rete di permacultura delle vie d’uscita che sono pubbliche e palesi, simili ai fori che bisogna applicare sotto un lombricaio affinché i lombrichi possano disperdersi nel terreno sottostante e non morire di caldo o di sete qualora il lombricoltore renda il bidone in superficie inadatto alla vita (inacidendolo con le bucce di limone, ad esempio).

Migreranno verso un ecovillaggio, ma ritorneranno nel City System dalle medesime vie da cui sono usciti, non appena il legislatore avrà colmato (o sembrerà di aver corretto) le sue deficienze!

E’ bene quindi - onde evitare ogni “dilavamento” di “risorse” e spreco di energie - generare istituzioni dal basso, libere e semplici associazioni locali, capaci di trattenere le persone in visita e di non allontanarle dai propri territori ad emergenza urbana sfiorita, avanzando veri e propri progetti di “vita” ovvero di lavoro e di “guadagno”, in un ambiente quotidiano, sia rurale che domestico, bello, comodo e pulito.
Il visitatore che sente di non avere casa in città, visitando una enclave di permacultura deve poter percepire di aver a che fare con una Organizzazione Sociale Parallela, e non con un agricampeggio o un corsificio.

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colomba
La colomba della pace vola di sito in sito. Aiutiamola a farle fare il giro del mondo portandola anche nel nostro spazio web! Questa è arrivata qui MERCOLEDI' 15 MARZO 2017, alle ore 14:57 da www.toscanafantasy.com
NOTE A PIE' DI PAGINA

1 I corsi gratuiti/A.O.L.O di 48 giorni offerti dai C.E.R.E.L della Permacultura Organica sono detti “po48d”. La “d” finale sta per “day”; 48, come le 48 domeniche libere di 1 anno di un lavoratore medio!

2 La permacultura organica non è antispecista.
Allorquando una specie si mostra più intelligente o razionale dell’altra, il suo compito è custodire le altre con intelligenza e razionalità, non suicidarsi, cavarsi gli occhi e scadere in falsa umiltà. Ciò che è, va riconosciuto com’è, non come non è.